Stefano Morini CT dell’ItalNuoto: ““Mi piace vincere e casomai, gioire dopo. Lavoro e guardo le gare da solo, come metodo; mi danno fastidio tutti, in fase di commento, durante le gare”
Discipline acquatiche, sia Open che in vasca, con il lungimirante tecnico delle squadre nazionali, il livornese Stefano Morini, che ha svolto una ricerca di talento, fisico e tecnica, degli azzurri, sia nel campo maschile che femminile. Insieme a Christian Zicche, che ci guida sempre, con il sito che dirige, il seguitissimo www.swimbiz.it.
Coach Morini, che lavoro stanno effettuando, in questo momento, voi tecnici e i nuotatori, in vasca?
“Oggi (mercoledì) siamo in relax. Facciamo 5 allenamenti di fila, da lunedì, fino, appunto, a mercoledì mattina, anche di fisioterapia. Siamo a inizio stagione, a metà del primo ciclo, che finisce a dicembre. Poi ci saranno i campionati in vasca corta, in Cina, ad Hangzhou. Stamattina abbiamo fatto 10 kilometri, e siamo a metà dell’opera”.
Il nuoto, d’altronde, richiede tenacia e impegno costante. Una cultura, che voi ricercate, negli atleti.
“Sì. Madre Natura può darti il talento, ma poi c’è altro: il lavoro e l’impegno. Noi ricerchiamo questo: deve crearsi una sinergia tra allenatore e nuotatore. Il lavoro paga, sempre”.
Direttore Zicche, hai una prospettiva differente, dato il tuo lavoro, per la postazione da radiocronista esternamente all’acqua. Cosa ne pensi?
“La voce, tranquilla, di Stefano Morini mi colpisce! Livornese verace, che ha già visto la Champion’s League del Nuoto, a differenza del concittadino Massimiliano Allegri. Un tecnico che ha vinto tutto, anche senza aver conquistato il Trofeo “Allenatore dell’anno”. Ha la chiave della cassaforte delle medaglie ottenute dagli Azzurri. Dispone di un passo lento ma la visione ce l’ha, spesso in anticipo”.
Morini dice: “Mi piace vincere e casomai, gioire dopo. Lavoro e poi guardo le gare da solo, come metodo; mi danno fastidio tutti, in fase di commento, durante le gare. Nel Nuoto le cose sono sempre più difficili, con nuotatori incredibili che provengono da tutte le nazioni consapevoli della bravura dei nostri. Ma noi ci difenderemo! Siamo anche nell’occhio del ciclone, per aver fatto benino all’ultima Olimpiade”.
Tranne Federica Pellegrini, che diamo per scontata, ma la cui grinta, impegno, generosità e talento, non vanno sottovalutati, c’è una rosa di giovani, in continuo ricambio. Chiaro che, lavorerete almeno 16 o 18 ore, su 24”.
“Il presidente della FederNuoto Barelli lavora H24, insieme al suo staff, e noi tecnici facciamo il nostro lavoro, di conseguenza. Nella Juniores gli azzurri hanno già vinto 7 medaglie. Io vedo un futuro importante, e c’è da ben sperare. Oltre alla qualità del ragazzo, serve l’équipe che lavora, per tenerlo al meglio. La Pellegrini ha fatto bene a questo, per invogliare i giovani a praticare questo Sport; al punto che da quando gareggia e dalla precedente generazione le piscine e i centri sportivi straboccano di ragazze e ragazzi, che riempiono tutti gli spazi e gli orari”.
Gli impianti, a proposito, come sono messi? Perché è questo il momento giusto, per spingere questo Sport, in vista della costruzione di ulteriori e costanti campioni.
Il Commissario Tecnico Stefano Morini dice: “Non dobbiamo fare voli pindarici, ma dobbiamo trovare la normalità. Abbiamo bisogno di piscine e di impianti”.
So che conoscete Allegri, da livornesi, ma era davvero così fumino?
“Non si è presentato al primo matrimonio, ad esempio; e questa storia gira da anni, in città, raccontata sempre con precisione”.
Christian Zicche va nel dettaglio di una squadra particolare, e chiede, a Morini: “La 4×200 Stile Libero degli uomini, è la staffetta che denota la forza del lavoro svolto con i giovani, ad Ostia, e passa sempre più spesso su tempi da seguire. Non c’è il tuo zampino?”.
“No, no, mi occupo di atleti permanenti: ci sono giovani che ci siamo trovati lì, bravi, oltre quelli sui quali lavoriamo costantemente. Questi nuovi parlano con gli allenatori, a livello tecnico”.
“Lui non si può aprire a 360 gradi ma Stefano Morini non apprezza la vasca corta. Meglio le vasche libere, giusto?”.
“Io apprezzo tutto – dice il tecnico delle formazioni azzurre -: è più difficile ottenere risultati nella vasca corta, ma in generale non voglio mangiare pane e panettone, quest’anno”.
Zicche, www.swimbiz.it: “Quando arriverà alla fase 2 della sua carriera da allenatore, avrà anche la possibilità di verificare la considerazione ottenuta in sede estera, a parte l’inglese non eccelso, tipo Sarri…”.
“Guadagno di meno!”, dice, scoppiando a ridere, il livornese.
Cosa mi dici di Ilaria Cusinato? Ti manca un sigillo olimpico, con una ragazza…
“La vedo bene. Di acqua ne deve passare un bel po’, per capire se è carne o pesce; e le manifestazioni internazionali sono importanti, per questo”.
Come rientra dall’imminente impegno fuori dall’Italia vi aspettiamo all’Università Cusano. Stefano Morini dice, con grande puntualità: “Verrò con gli atleti azzurri e sarà un piacere”.
Testo raccolto da Giulio Dionisi
(Si ringrazia per la foto e per l’organizzazione dell’intervista www.swimbiz.it)