Marta Russo quel messaggio che non sarà mai remoto, tramite la Scherma: in pedana i grandi campioni azzurri, di Fioretto e Sciabola
All’Aranciera di San Sisto, a due passi dalle Terme di Caracalla tante campionesse e talenti di Fioretto e Sciabola in onore della studentessa romana uccisa oltre 20 anni fa alla Sapienza
Per non dimenticare il messaggio che ci ha lasciato in dote Marta Russo. La madre, Aureliana, è intervenuta per la manifestazione della Scherma che sabato pomeriggio, a Roma, presso l’Aranciera di San Sisto, vedrà in pedana tanti campioni, tra le azzurre e gli azzurri, per ricordare la figura della studentessa uccisa senza un movente mentre era all’Università La Sapienza.
“Continuare la cultura di essere utili agli altri”. Questa iniziatvia è stata presentata, con queste parole, giovedì sera, durante “Sport Academy”, dalla mamma di Marta, Aureliana Russo.
“Sì, perché Marta era anche una donatrice di organi. Diversi campioni, fin dal 2000, ci hanno aiutato: le grandi stelle della Scherma, con nomi importanti, anche tra i giovani. Tutti ricordando Marta, anche come schermitrice”.
Il mondo dello Sport, ha sempre abbracciato la famiglia Russo, che ha sempre risposto con dignità ed affetto.
“Dal 2001 abbiamo fondato questo progetto, con l’Associazione “Marta Russo Onlus”, visto che già dalla giovane età, lei, aveva deciso di essere una donatrice”.
Se dovesse mandare un bacio verso il cielo, dopo tutti questi anni, che pensiero ha?
“Un grazie, per aver reso, nonostante la tragedia, la donazione possibile. Un legame in più con il parente scomparso, oltre che un aiuto a chi ne ha bisogno”.
Roberto Tavani, dell’Ufficio Comunicazione e Sport della Regione Lazio, ci spieghi l’evento?
“Un evento ormai abituale, nel mondo della Scherma. Infatti, il padre di Marta, Donato, non scordiamoci che era ed è ancora un grande allenatore, di questa disciplina. Questa rassegna prevede combattimenti di altissimo livello. Presenterà la giornata Stefano Pantano, Campione del Mondo e persona preparata, in materia. Ci sarà la Di Francisca, con la Errigo. Poi la Sciabola femminile, con Irene Vecchi e Rossella Gregorio. Nel Fioretto maschile Aspromonte e Rosatelli e quello femminile, con Camilla Mancini e Carolina Erba. Eccellenze della Scherma ed in Italia abbiamo davvero molte soddisfazioni, in questo Sport. Oltre al messaggio che esce fuori, chiaramente, dal mondo sportivo. Sabato, alle 15, all’Aranciera di San Sisto, vicino alle Terme di Caracalla”.
Parlando dei mezzi d’informazione, si è sempre cercata la verità.
“Non vorrei parlare di questo – dice Aureliana – perché fa parte del passato. L’evento è organizzato dalla Gazzetta dello Sport e come associazione abbiamo bisogno di sostegno da privati e istituzioni. Ringrazio la Regione Lazio e Zingaretti, che ha sempre partecipato, e Roma Capitale”.
Con grande convinzione Aureliana conclude l’intervento, dicendo: “Donare gli organi è la vita che va oltre, la vita”.
Un messaggio forte, spesso. Profondo.