Studenti si mobilitano contro Miur e Salvini: il report dalle piazze.

Un corteo all’insegna della protesta contro il Governo, ma anche del rock. Ad accompagnare la marcia studentesca a Roma, una colonna sonora all’insegna dei capisaldi della storia della musica italiana e internazionale. Dai Rolling Stones agli Scorpions, dai Lynyrd Skynyrd agli Ac Dc, fino ai nostrani Guccini, Modena City Ramblers e Caparezza. Inmancabili i classici del pugno alzato, ‘Bella Ciao’ e ‘Fischia il vent’o e, insolita nei cortei studenteschi, l’Internazionale Sovietica. Una scaletta – e una soleggiata e calda mattinata romana – che ha contribuito a rendere festosa, allegra e colorata la manifestazione con canti, balli e addirittura qualche salto carpiato.

Circa tremila studenti hanno sfilato tra le strade di Napoli per chiedere una legge che renda piu’ inclusivo il diritto allo studio e piu’ fondi per l’edilizia scolastica. I manifestanti si sono scagliati contro il governo in difesa dell’ambiente e della propria terra, dopo l’annuncio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di voler costruire nuovi inceneritori in Campania. Cartelli raffiguranti i volti del leader leghista e del ministro M5S, Luigi Di Maio, sono stati imbrattati con vernice rossa. Bersaglio degli studenti anche la Regione Campania: un gruppo di alcune decine di manifestanti ha provato ad affiggere fuori al teatro San Carlo uno striscione con la scritta “Alla vostra sicurezza Napoli si ribella”. Il riferimento e’ al convegno su sicurezza e legalita’, organizzato dalla Regione, che si svolgera’ oggi pomeriggio con la presenza del governatore Vincenzo De Luca e del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Gli studenti hanno provato anche a raggiungere l’aula magna dell’universita’ Federico II dove il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, partecipava a un convegno sull’occupazione, ma sono stati bloccati dagli agenti. “Non accettiamo proclami da chi ha distrutto la nostra terra e non ci beviamo le balle di chi oggi si presenta come il nuovo che avanza, il cambiamento, e invece rappresenta solo il volto social di una classe politica di riciclati, corrotti e criminali”, questa la critica degli studenti al governo. L’obiettivo dei ragazzi e’ costruire “un’alternativa concreta alle politiche scellerate degli ultimi anni: vogliamo un piano di bonifiche per la Terra dei Fuochi e controlli serrati sui territori per evitare ancora casi di devastazione ambientale”.