Emanuela Valente e Matteo Torrioli, a margine della Conferenza Stampa indetta all’interno della fabbrica ex Penicillina su Via Tiburtina 1099 a Roma, si sono recati presso lo stabile con l’insegna del noto quotidiano torinese “La Stampa”. Si tratta di un edificio occupato dal 2013 che spesso ospita assemblee dei movimenti per l’occupazione. All’ingresso i due inviati hanno intercettato un abitante del luogo, un signore delle Filippine con regolare permesso di soggiorno.
Qui ci sono 60 famiglie, è tutto pulito
“Siamo circa 60 famiglie – ha raccontato – Sono stato tra i primi ad arrivare. Io sono filippino e sono in Italia da poco. Nel mio Paese non c’era lavoro. Sono venuto qui con mio cognato. La mia famiglia è rimasta nelle Filippine e quando posso gli mando i soldi. Io ho un regolare permesso di soggiorno. Ora purtroppo non trovo lavoro. Prima abitavo da un mio parente dove appoggiarmi sulla Via Cassia. Sono venuto a conoscenza di questo posto tramite alcuni amici”. L’uomo ha raccontato anche l’organizzazione interna della struttura: “Ci siamo divisi gli spazi, realizzando mini appartamenti per dormire. Vorrei andare via ma senza lavoro è impossibile. Io qui sto bene. Certo che vorrei una casa tutta mia, è normale. Qui però si sta bene, ci sono anche tanti bambini. Qui è tutto molto pulito, puliamo sempre. Ognuno ha il suo compito. Per cucinare compriamo la bombola del gas. Riscaldamenti e luce? Ci sono ma non so chi sono i fornitori”. Nel cortile dello stabile c’erano cumuli di immondizia. Il problema? Lo spiega l’abitante del centro: “L’ama non è passata a ritirare i rifiuti”. A Roma succede anche questo.