Francesco Giro è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente. Il senatore di Forza Italia ha parlato di Roma, della gestione della Capitale del Movimento Cinque Stelle e del governo giallo-verde.

Senatore Giro come giudica il lavoro della sindaca Raggi?

L’eredità che ha ricevuto la sindaca Raggi è catastrofica e la responsabilità è da attribuire a governi di centro-sinistra, centro-destra. E’ vero che non si è trovata una città in buone condizioni però è evidente a tutti che la sindaca è inadeguata e fa il sindaco controvoglia. E’ un lento, inesorabile declino, di un personaggio inadeguato. F

Boccia o promuove l’operatore di Virginia Raggi?

Non si tratta di bocciare o promuovere, il voto è non classificabile, zero assoluto. Lo sanno tutti, lo sanno anche i grillini. Abbiamo avuto la rappresentazione plastica di questo non classificato, di questo zero spaccato, alla viglia della sentenza dell’altro ieri quando gli esponenti del M5S sono caduti in un silenzio assordante e non hanno espresso nessuna solidarietà alla sindaca che davano già per licenziata. Il bilancio è disastroso e non sarà disastroso. E’ un sindaco che non ha autorevolezza, nessuna competenza ed è fragile sotto il profilo psicologico.

Attraverso un sondaggio sul sito Centrodestra.it, vicino al Carraccio, lei è stato scelto come sindaco di Roma dopo i due leghisti Giannini e Santori. Le ha fatto piacere?

Mi ha fatto piacere, anche perché non ne sapevo nulla. Posso dire che guidare la città di Roma per me sarebbe un grande onore. Non sono tra quelli che dicono: “Lontano da me questo calice amaro”.

Le piacerebbe fare il sindaco di Roma?

Mi piacerebbe e non ne ho mai fatto mistero.

Usciamo dai confini cittadini. E’ preoccupato della posizione che i Cinquestelle hanno nei confronti della stampa? Il vice ministro Di Maio più volte ha ribadito il volere di rivedere i fondi all’editoria e dopo la sentenza Raggi ha definito i giornalisti sciacalli e infami, mentre Di battista li ha apostrofati come pennivendoli e puttane.

Mi preoccupa in generale il governo M5S per quello che sta combinando in tutti i settori, dall’economia, all’informazione, al funzionamento delle istituzioni. Non sono meravigliato perché noi come Forza Italia siamo stati vittime per oltre vent’anni di un accanimento mediatico e giudiziario rivolto sistematicamente e scientificamente contro il leader Silvio Berlusconi che in quel periodo era protagonista della scena politica. La stampa a volte esagera e sulla Raggi qualche esagerazione è stata compiuta ma questo non giustifica la reazione di questi due ragazzotti che definisco due bulli da paese, senza titoli. La Raggi almeno ha una sua formazione culturale. Questi non so da dove vengano e che cosa abbiano fatto nella vita. Uno si trova a Palazzo Chigi, l’altro dal Nicaragua discetta delle sorti del nostro paese. Sono due personaggi dai quali non possiamo attenderci molto.

Alla luce dell’ultimo botta e risposta tra Berlusconi e Salvini, come sono i rapporti con la Lega?

Molto complicati perché noi continuiamo a dire che questa maggioranza alla brasiliana si basa su un contratto che non è stato scelto dagli elettori. Un contratto in cui hanno messo insieme cose diverse. Noi avevamo scelto con il nostro alleato la Lega un programma preciso, poi le elezioni sono andate come sono andate forse una certa responsabilità ce l’abbiamo anche noi che non abbiamo ostacolo l’approvazione di un obbrobrio come la legge elettorale Rosatellum. I nodi stanno arrivando al pettine.