Un problema per l’ambiente e la nostra salute. Un’emergenza rifiuti che necessita di nuove strategie e politiche europee, soprattutto necessita di buon senso da parte di tutti noi.
Ogni anno in Europa vengono prodotte 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica. Solo il 30 per cento viene raccolto e riciclato. E nel mondo circa l’85% dei rifiuti in mare è costituito proprio dalla plastica.
Altra problematica è rappresentata dal fatto che la domanda di plastica riciclata è bassa e solo una piccola parte del riciclato rimane in Europa. Oltre l’80 per cento viene mandato in Cina, la quale sembra comunque intenzionata a bloccare il nostro “export” di plastica.
Il progetto europeo prevede, entro il 2030, l’uso di imballaggi di plastica sia al 100% biodegradabile. Secondo il documento, ciò potrebbe creare circa 200mila posti di lavoro entro tale data. Ma le tempistiche non saranno forse un po’ troppo lunghe per questa emergenza rifiuti?
Emergenza Rifiuti In Mare: i marchi più abbandonati
I rifiuti che finiscono in mare mettono a repentaglio la vita della fauna marina. Break Free From Plastic ha raccolto e catalogato oltre 187 mila rifiuti monouso di plastica, identificando migliaia di marchi. Da questa ricerca sul campo emerge che i brand più abbandonati sulle spiagge del mondo sono Coca Cola, Pepsi e Nestlé. Coca Cola, dunque, ha il record negativo. Seguono Pepsi, Nestlé e Danone.
In Italia, dopo la Coca Cola, al secondo posto c’è la San Benedetto, seguita da Ferrero e Nestlé.
Per questo, Greenpeace ha lanciato una petizione per chiedere alle multinazionali di abbandonare l’uso di confezioni e imballaggi in plastica usa e getta. È necessario smuovere le coscienze, non possiamo più restare indifferenti.
Unicusano: Master Diritto Ambientale e Tutela del Territorio
Il Master in Diritto Ambientale della Unicusano propone un’attenta riflessione sull’emergenza rifiuti e sulla disciplina nazionale e sovranazionale del settore. La finalità è formare specialisti nello studio sui principali temi in materia di tutela del territorio a livello europeo, con focus sulla salvaguardia del suolo, delle acque e del paesaggio, senza dimenticare le energie rinnovabili, lo sviluppo sostenibile e l’approfondimento sui danni ambientali e relative responsabilità.
Il Master si svolge in modalità e-learning, con piattaforma accessibile h24. La durata è pari a 1500 ore e prevede la discussione di un elaborato finale. Previsti sconti e agevolazioni; per maggiori info compila il form e sarai ricontattato dall’Ateneo.
***Articolo a cura di Michela Crisci***