Maurizio Ferraro, Presidente della cooperativa Garibaldi di Roma racconta ai nostri microfoni la nuova iniziativa che sta prendendo sempre più piede per le vie della Capitale.

“Innanzitutto il Progetto nasce da noi genitori di figli autistici che hanno scelto di frequentare l’istituto Agrario Garibaldi di Roma. Con il vecchio preside decidemmo di avviare un percorso di studio molto particolare sull’inclusione dei nostri figli, per facilitarne l’inserimento in classe; così abbiamo iniziato a fare un lavoro prima con i loro compagni che poi sono diventati i tutor dei ragazzi, facendo intervenire anche gli psicologi della Sapienza e spiegando loro come fare per farli aggregare ed evitare di escluderli. Frequentando la scuola proponemmo al preside di far gestire ai ragazzi e ai loro tutor un pezzo di terra vicino la scuola per imparare a gestire una piccola attività agricola e dopo cinque anni possiamo dire di aver riscosso un grandissimo successo. Abbiamo ampliato il loro lavoro chiedemmo al preside di darci la possibilità di aprire una nostra azienda agricola, la possibilità ci è stata data e quindi abbiamo iniziato questa esperienza. La preoccupazione di noi genitori di figli autistici era però quella di far continuare il loro operato anche una volta terminato il lavoro scolastico così decidemmo di chiedere se si potesse continuare questa esperienza nella scuola anche dopo la fine del loro percorso di formazione: la possibilità ci è stata data grazie al Preside Franco Sapia, attualmente in pensione da due anni. Ora i nostri figli sono fondatori dell’Impresa Agricola, noi facciamo assistenza ai cittadini normali e in questo senso abbiamo creato A.p.e autistic public economy: una piccola ape Piaggio, di quelle che non vengono più prodotte in Italia da tre anni, infatti la nostra proviene dall’India quindi abbiamo dovuto aspettare un po’ prima di averla. Con l’occasione vendiamo i nostri prodotti della nostra terra, frutta e verdura coltivata da noi, buonissima e salutare e in questo modo ci facciamo conoscere: vogliamo contagiare tutti col nostro modo di vivere e vogliamo far vedere come lavorano questi ragazzi dalle movenze particolari e straordinarie!”