Gli uomini preferiscono i piedi!
A spiegare il perché gli uomini siano sempre più attratti dai piedi anziché dal sorriso, dal viso o dal fondo schiena femminile è la Dott.ssa Serenelle Salomoni, sessuologa, psicoterapeuta e terapista di coppia.
“E’ storia! Da sempre gli uomini sono stati attratti da questo particolare femminile. I piedi hanno un loro codice, hanno una loro natura intima e per di più sono quasi sempre coperti dalle scarpe. Quindi anche ai tempi del Medioevo erano importanti perché segnavano un ruolo, una gerarchia, da li vedevi chi era più ricco, chi meno e credo che da li provenga anche la nostra mania per le scarpe: noi donne non siamo feticiste dei piedi ma delle scarpe sicuramente sì. I piedi femminili occupano il primo posto nella scala dell’interesse maschile e solo al settimo troviamo il fondo schiena! Un uomo ama immaginare il piede, c’è tutta una fantasia dietro: se torniamo indietro alla psicologia di Freud ci rendiamo conto che il piede era visto come un fallo che entrava dentro la scarpa, che ha un chiaro messaggio femminile. Il feticismo è un’inclinazione sessuale di alcuni uomini, come potrebbe essere il bondage… Sono cose fatte per curiosità, piacere, gioco: non è una malattia! Lo diventa quando c’è una perversione a livello psichico, quando non possiamo farne a meno o quando diventa una pratica che ti lega e ti obbliga e l’obbligo, come ben sappiamo ti toglie la libertà; questa pratica, fatta in modo soft invece viene vista con assoluta libertà: ci sono uomini che comprano spesso le scarpe per la propria donna o altri che amano vederla totalmente nuda con soli i tacchi addosso. Non c’è una fascia di età particolarmente interessata al feticismo: ci sono uomini a cui piacciono i piedi che hanno un’età compresa tra i 18 ai 65 anni però più si va avanti con l’età più può aumentare il piacere nei confronti dei piedi. Il feticista, quello che non ha una patologia grave, non è che esclude il resto del corpo ma ha un piacere particolare nei confronti di questa parte femminile: dobbiamo metterci in testa che la sessualità cambia da uomo e donna e noi donne dobbiamo giocare proprio su questa diversità.”