Dl Sicurezza, Davide Faraone, senatore del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione: “Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Il M5S impone la fiducia perché ha paura di votare questo decreto con il centrodestra e con i dissidenti fuori. Questo renderebbe esplicito il fatto che sono alleati del centrodestra e che esiste nei fatti una nuova maggioranza che comprende anche Fratelli d’Italia. C’è uno scambio continuo tra Lega e M5S sul voto dei provvedimenti, un Paese non può essere governato così”.

Sul dl sicurezza

“La maggioranza non si riesce a mettere d’accordo e quindi scarica tutto sul Parlamento –ha affermato Faraone-.  Se questo decreto saltasse per aria non sarebbe male visto che è un provvedimento assurdo che genera insicurezza nel Paese, però questi giochetti da vecchia politica per cui si rinviano i dibattiti parlamentari perché non c’è un’intesa pensavo sarebbero stati evitati da chi si professa governo del cambiamento. Dissidenti M5S? Se avessero coerenza con tutto quello che hanno detto non dovrebbero votare la fiducia, dopodichè mi aspetto di tutto. Ma il tema politico vero è che il M5S impone la fiducia sul provvedimento, che sarebbe passato comunque, perché ha paura di votare questo decreto con il centrodestra e con i dissidenti fuori. Quindi diventerebbero un partito alleato del centrodestra e, siccome non vogliono dare questa immagine, mettono la fiducia. Ma questa nuova maggioranza è nei fatti perché Fratelli d’Italia sta dentro e vota quasi tutti i provvedimenti di questo governo”.

M5S vota dl sicurezza in cambio di voto Lega su sospensione prescrizione?

“Il problema è che se ognuno di loro interpreta il contratto di governo mettendo la propria paternità su un provvedimento piuttosto che sull’altro, verrà fuori un’arlecchinata e i provvedimenti saranno contraddittori l’uno con l’altro –ha dichiarato Faraone-. Un Paese non può essere governato così, con uno scambio continuo e costante sui provvedimenti, per cui io ti voto questo se tu mi voti quello”.