Stefano D’Andrea, Presidente del FSI – Fronte Sovranista Italiano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.D’Andrea (Pres. Fronte Sovranista Italiano): “Questo governo non è sovranista. Sovranismo significa recedere da Maastricht per riconquistare il potere di determinare le proprie politiche economiche”
Il Fronte Sovranista Italiano
“Siamo nati come associazione, poi ci siamo trasformati dopo 4 anni di lavoro e abbiamo partecipato a due elezioni regionali –ha affermato D’Andrea-. Siamo stati i primi a introdurre il neologismo ‘sovranista’ nel nostro Paese. Per noi ha un significato molto preciso: il sovranismo è il partito del recesso. Oggi l’Italia non può fare politiche economiche e non è uno Stato, ma ha il diritto di recedere da Maastricht, recedendo si riconquistano questi poteri. Oggi invece viene utilizzato in maniera sbagliata il termine ‘sovranismo’ che viene attribuito all’attuale governo. Sembrerebbe che il contrario di sovranismo sia obbedienza. Questo governo non sta rispettando delle raccomandazioni e degli indici strumentali come il deficit, ma questo è accaduto già al Portogallo che però poi ha avuto successo. Se si segue ciò che dice Savona questo governo non vuole modificare le istituzioni, bensì le politiche che l’UE adotta in attuazione dei trattati. Siamo dunque a un livello molto inferiore rispetto al sovranismo. Il regista del governo è Paolo Savona, che è una bella testa. Conte è un uomo di equilibrio, Savona è un uomo che ha le idee. Come ripete Savona, non c’è nessun sovranista al governo. Lo stesso Salvini vuole riformare l’UE, questo secondo me non è possibile e ci farà perdere tempo. Sovranismo ha senso soltanto negli Stati europei che vogliono riconquistare la sovranità, non ha senso negli Usa o in Russia. Oggi invece si definisce Trump sovranista, questo non ha senso, perché gli Usa sono già uno Stato sovrano. Oggi noi viviamo in un regime autoritario, Padoa Schioppa diceva chiaramente che l’UE era stata una rivoluzione particolare fatta da borghesi, professori, banchieri, burocrati, attuata con il metodo del dispotismo illuminato a democrazia limitata. Se si seguono le direttive europee è inutile andare a votare. La prima Repubblica è stato il punto più alto che ha raggiunto l’Italia”.