Le soluzioni alternative richiedono pensiero creativo. Ovvero un pensiero non lineare e logico, ma comunque efficace perché aperto a più prospettive (eh sì anche a quelle bizzarre!). Il pensiero creativo non è una dote innata e tipica di pochi individui fortunati. Siamo tutti dei creativi nella quotidianità, solo che spesso non ce ne accorgiamo perché confondiamo la creatività con l’arte.

In realtà, c’è tanta creatività anche nella capacità di trasformare una difficoltà in opportunità, parliamo infatti di problem solving.  Ma come possiamo sfruttare al meglio le potenzialità insite nel pensiero creativo?

Pensiero creativo, come svilupparlo?

  • Fare Sport: l’attività fisica aiuta la mente e libera il pensiero creativo. Da una ricerca su 60 studenti collegiali è emerso che c’era stato un incremento della creatività dopo l’esercizio fisico e nelle successive 2 ore rispetto a chi non aveva fatto ginnastica.
  • Creare disordine: il pensiero creativo è influenzato anche dal nostro ambiente… disordinato! Dal caos vengono partorite stelle, ovvero nascono idee innovative. Questo accade perché nel disordine, la mente si attiva per cercare soluzioni.
  • Porsi obiettivi: per essere creativi è necessario anche porsi degli obiettivi precisi. Infatti avere un limite permette alla nostra mente di concentrarsi sul compito da svolgere e di dare il meglio di noi.
  • Sognare ad occhi aperti: non chiamatela semplice distrazione, ma tempo libero per essere visionari! Sognare ad occhi aperti vi renderà fluidi e pronti a cogliere idee nate per caso.
  • Fare silenzio: la creatività necessita di condivisione, ma il pensiero creativo vuole anche solitudine per concentrarsi meglio. Perché? Nei gruppi c’è comunque un conformismo di idee che potrebbe bloccare le tue intuizioni.
  • Porsi domande: essere curiosi, porsi tante domande e imparare la differenza tra “sapere” e “capire”.

Potremmo dire che nulla si crea dal nulla; quindi il pensiero creativo è un collante originale di pezzi e idee già esistenti.  Tante invenzioni sono nate proprio perfezionando e unendo quello che già c’era. Quindi non aspettare l’ispirazione, ma datti da fare per sviluppare il tuo pensiero creativo!

Pensiero Creativo Esercizi

Per praticare il pensiero creativo laterale, vi suggeriamo alcuni esercizi e giochi da sperimentare:

  • Creare una storia: partendo dal binomio di Gianni Rodari, prendete due parole a caso e componete il titolo del vostro racconto. Ora, lasciate andare la fantasia e create una storia ad effetto!
  • Osservare la realtà con immaginazione: prendete un’immagine, anche da google immagini, osservatela e inventate un racconto rispondendo a queste domande: Chi sono i personaggi? Perché sono lì? Dove si trovano e cosa sta accadendo?
  • Giocare: ad esempio potreste usare i lego per liberare il vostro pensiero creativo!

Master Pensiero Creativo

L’Unicusano, consapevole dell’importanza delle competenze trasversali, ha attivato il Master in Pensiero Creativo per sviluppare le 10 skills ad esso collegate.

Il Master Pensiero Creativo vuole porre l’attenzione sulle competenze alla base della creatività, come:

  1. Pensare: educare al pensiero critico
  2. Scrivere: sviluppare l’immaginazione attraverso la creazione di racconti
  3. Parlare: le regole fondamentali del public speaking
  4. Creare: un modulo su stadi, aspetti e qualità dei processi creativi
  5. Interpretare: saper interpretare richiede ascolto attivo, il modulo utilizzerà la musica per sensibilizzare i partecipanti
  6. Viaggiare: un’apertura all’altro, al diverso attraverso un’etica della relazione
  7. Usare la Scienza: capire le sfide della nostra società e i problemi quotidiani
  8. Empatia: co-creare per migliorare le situazioni che viviamo
  9. Vision: la capacità di vedere, ma anche di anticipare imprevisti, per essere imprenditori visionari
  10. Cambiare: una trasformazione personale, un’evoluzione che porta all’autorealizzazione.

Per maggiori info su questo percorso innovativo ed interessante, puoi compilare il form qui con i tuoi dati e sarai ricontattato!

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***