Manifestazione Roma; Giuliano Pacetti, capogruppo M5S al Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Ascoltiamo le critiche dei cittadini, ma c’è stata una strumentalizzazione della politica. In piazza c’erano la Alfonsi, che da 18 mesi non ci permette di realizzare una preferenziale, e Calenda che ci aveva promesso 4 miliardi e poi non ci ha dato un euro. Noi stiamo cambiando il paradigma dalle basi e ci vuole tempo. Il successo più importante è aver risvegliato le coscienze e le speranze dei cittadini”

Sulla manifestazione di sabato scorso in Campidoglio

“E’ stata una manifestazione strumentalizzata dalla politica –ha affermato Pacetti-. Da una parte possiamo dire che noi siamo sempre in ascolto dei cittadini e cerchiamo di fare tesoro delle loro critiche, dall’altra parte però c’è da sottolineare che c’erano anche personaggi come la presidente del I municipio Alfonsi… Noi stiamo aspettando da 18 mesi che lei delocalizzi una bancarella in viale domiziano per realizzare una preferenziale. Poi c’era Calenda, con cui quando era ministro la nostra amministrazione aveva aperto un tavolo, ci aveva promesso 4 miliardi, poi sono diventati 3, poi 2, poi 1 e alla fine niente”.

L’autocritica

“Noi ogni giorno facciamo autocritica –ha aggiunto Pacetti-, cerchiamo di fare il meglio e stiamo dando il massimo, però bisogna essere realisti: in due anni non si possono risolvere i problemi di 20 anni, chi pensa questo è un ingenuo o in malafede. Più che un cambio di passo dico che dobbiamo andare avanti dritti per raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato. Noi stiamo cambiando il paradigma dalle basi. A piazza Lodi c’era l’asfalto che era posato sulla terra, abbiamo dovuto scavare 13 cm per rifare l’asfalto. Questo è solo un esempio per far capire che situazione abbiamo trovato. Ovviamente per fare le cose bene ci vuole tempo perché bisogna fare i bandi pubblici. Io giro in scooter e anche io vedo nel mio tragitto le buche e il resto, però so che quella buca verrà sistemata e quella strada verrà rifatta nella maniera giusta”.

“La cosa più importante è che stiamo risvegliando le coscienze dei cittadini romani –ha dichiarato Pacetti-. Ad Ostia abbiamo dichiarato guerra alla mafia e agli Spada e lo abbiamo fatto nel loro territorio. Li stiamo sgomberando dalle case che avevano occupato. Durante lo sgombero di un appartamento degli Spada, dei cittadini si sono avvicinati alla polizia locale e gli hanno detto: era ora. I cittadini stanno riacquisendo la speranza che le cose possono cambiare”.