Novecento, monologo del 1994 di Alessandro Baricco, da cui è tratto il film di Giuseppe Tornatore “La leggenda del pianista sull’oceano”, è in scena al Teatro Flaiano. “Il testo parla del rapporto tra finito e infinito – spiega l’attore Antonello Avallone, su Radio Cusano Campus, a Tutto in famiglia – è uno spettacolo che emoziona.” 

Il pianista

Il famoso testo racconta la storia di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, che nasce sul piroscafo Virginian e viene abbandonato da qualche migrante. “Il problema del protagonista è che, dalla nascita, non riesce più a scendere dalla nave – sottolinea Antonello Avallone – un giorno decide di farlo, ma trova qualcosa che non gli permette di andare avanti. Scendendo i gradini, infatti, vede l’infinito del mondo e chiede, pensando a chi vive sulla terra, come sia possibile passare la vita così, innamorandosi di una donna… dice Novecento.”

Chi è Antonello Avallone?

E’ un attore teatrale romano di cinema, prosa e televisione, regista di spettacoli comici che vanno dall’America di Woody Allen alla Napoli di Eduardo Scarpetta, con un passato da matematico. “E’ una materia importante, è fatta di spazi, tempi, contiene l’armonia delle cose. Ho insegnato anche all’Università Dell’Aquila – ha confessato durante l’intervista l’attore – dovevo spiegare l’anno luce, che è lo spazio che copre la luce in un anno, feci una commedia, che mettemmo in scena e coi prof. impazziti, evidentemente dall’esito della performance, interpretammo Non ti pago.”

Novecento è un monologo della durata di ottanta minuti circa, eseguito “a tempo di jazz – si è congedato Avallone – sono un ex batterista – ha osservato.”

Il Teatro Flaiano, a due passi da largo di Torre Argentina, in via Santo Stefano del Cacco, riapre con l’equipe di lavoro di Antonello Avallone, nel cuore di Roma.

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