Secondo la Coldiretti in Italia tre famiglie su dieci  preferisce preparare pasta fatta in casa grazie all’utilizzo dei nuovi elettrodomestici. L’indagine è stata resa nota in occasione del World Pasta Day celebrato il 25 ottobre in tutto il mondo.

3 italiani su 10 preferiscono fare la pasta fatta in casa con l’aiuto delle tecnologie

Il paradosso tecnologico pone le base per un ritorno ai prodotti fatti in casa. La conquista della modernità aveva sancito l’acquisto della pasta come la modalità più usata per consumare l’alimento.  Per gli italiani che dalle campagne e dai piccoli comuni affluivano nelle grandi città lasciare le tradizionali abitudini culinarie era una straordinaria e simbolica conquista del nuovo benessere mentre oggi con la riscoperta della genuinità come valore, il fatto in casa  torna a valere di più del prodotto acquistato.

Anche la ricerca della materia prima è scrupolosa e gli italiani preferiscono acquistare dagli antichi grani storici italiani. Anche nella grande distribuzione la scelta ricade sul prodotto che richiama alla genuinità e alla tradizione. L’entrata in vigore in Italia dell’etichetta Made in Italy per la pasta obbliga ad indicare la provenienza del grano utilizzato. La stragrande maggioranza dei consumatori chiede che la provenienza del grano sia indicata in etichetta. Così è emerso da una consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole. Questa delibera ha portato alla proliferazione di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato.

Secondo la Coldiretti L’Italia è il principale produttore europeo e secondo mondiale di grano duro. Gli italiani  sono i maggiori consumatori mondiali di pasta con una media di 23 chili all’anno pro-capite ma l’Italia si conferma leader anche nella produzione industriale con 3,2 milioni di tonnellate, davanti a Usa, Turchia e Brasile.

                                                                                                                                                                                Fonte DIRE