Quel Miur che ignora 11 sentenze e istituisce una cabina di regia sulla legalità. Paradossale l’attitudine del Ministero: ignora 11 sentenze sui licei musicali e poi pretende di educare alla legalità.
“Mi sembra assurdo e paradossale che il Miur, con in testa il Ministro Marco Bussetti, si adoperi per istituire una cabina di regia che monitori il rispetto della legalità e poi si trovi ad ignorare e a non dare esecuzione a ben 11 sentenze che vedono il Ministero nella posizione di ristabilire una situazione che si è trovato arbitrariamente a cambiare e che danneggia migliaia di studenti”.
Così ieri Chiara Papi, membro del gruppo Facebook “Salviamo le ore di strumento Sos licei musicali” e mamma di uno studente iscritto al liceo musicale. Ai microfoni di Open Day, sugli 89.100 FM di Radio Cusano Campus, la signora Papi ripercorre le tappe di quella che si è dimostrata essere una vera e propria battaglia, per veder rivendicato un diritto beffardamente sottratto sotto al naso di studenti e genitori.
“Mio figlio ha una passione per la musica che è emersa sin da piccolo e che sin da subito abbiamo deciso di assecondare. Ha frequentato le scuole medie ad indirizzo musicale e ha deciso di proseguire con lo studio della musica anche nel successivo ciclo di studi. All’atto dell’iscrizione era chiara a tutti la suddivisione di ore che prevedono, proprio per il liceo musicale, 99 ore di esecuzione, da dividere tra primo e secondo strumento. Con una nota del 2017, il Miur decide di decurtare quelle 99 ore del 30%, quindi 33 ore in meno da togliere all’esecuzione del secondo strumento. Una posizione assunta per risparmiare sul reclutamento dei docenti che snatura lo spirito e la metodologia didattica del liceo musicale”.
Poi cosa è successo?
“Ci siamo tutti mossi immediatamente per riportare la situazione alla normalità e lo abbiamo fatto passando per le aule dei tribunali, che ci hanno dato ragione per 11 volte, mai una sentenza contraria, con il Tar che nel suo ultimo pronunciamento intima al Miur di ristabilire le condizioni iniziali e di farlo nell’arco di 30 giorni. Se nei primi giorni di novembre la situazione risultasse immutata, Il Miur sarebbe commissariato. Tra l’altro è già stato nominato un commissario pronto a prendere in mano le redini della situazione”.
Se il Miur non aveva fondi prima, potrebbe non averli nemmeno ora. Come riuscire a reclutare i professori necessari per restituire agli studenti dei licei musicali le loro ore di esecuzione? Questo aspetto la preoccupa?
“Mi preoccupa ma non può essere una ragione per non tornare alla situazione originaria, con le 99 ore a disposizione degli studenti. Nella sentenza c’è scritto a chiare lettere che le ore vanno implementate e che la carenza di fondi non può essere la giustificazione di questo immobilismo del ministero. La sentenza c’è, ce ne sono state ben 11 e tutte nella stessa direzione. È ora di dargli esecuzione”.