Nel giorni successivi l’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri lanciò un appello agli altri sindaci d’Italia: “se serve la disobbedienza civile per mettere in pratica la solidarietà e l’accoglienza ci dichiariamo tutti colpevoli e complici, autodenunciamoci.” Ai nostri microfoni torniamo insieme a lui a parlare della vicenda di Riace.

“Il problema non sono gli sbarchi, il problema è come viene gestita l’immigrazione. E’ ovvio che Riace è il simbolo che fa paura a chi sta costruendo la propria campagna  sulla violenza e il suo commento ne è stata la prova. Quello che è accaduto a Lucano non è colpa di Salvini: non credo ci sia lui dietro le indagini ci mancherebbe ma la sua colpa è come veicola le notizie facendole diventare motivo di frattura e aumento di tensioni nel nostro Paese.”

Cosa sta facendo a Cerveteri per l’accoglienza?

“Abbiamo aderito al Progetto Sprar che partirà a breve ma già qualche anno fa abbiamo deciso di dare la cittadinanza onoraria a tutti i bambini stranieri nati in Italia che vivono nella nostra città e non credo nemmeno siamo stati gli unici. Cerveteri è una cittadina che riflette gli umori della Nazione, c’è stato un cambio molto forte negli ultimi anni: fino a quattro anni fa il cittadino era ancora titubante sul fronte accoglienza mentre ora si riflette il sentimento di un po’ di tutta Italia, ovvero si ha maggiore paura nei confronti dello straniero. Noi da sempre siamo stati una città aperta, con i porti sempre aperti e abbiamo accolto da sempre gli stranieri: non è possibile lasciar morire la gente in mare o chiudere i porti e non accogliere le persone.”