Ve li ricordate gli Eiffel 65? Conquistarono gli anni 90 con “Blue” ed altre hit che macinarono record e numeri in tutta Europa. Ora resta la voce bellissima di Jeffrey Jey la cui vena artistica è tutt’altro che asciutta. Si chiama “settembre” il suo novo singolo solista che anticipa la pubblicazione del suo primo album che includerà diverse collaborazioni con personaggi famosi a livello mondiale. “Settembre – racconta Jeffrey – è un brano che unisce le sonorità eleganti di un determinato genere di musica dance unito ad un testo in italiano, il tutto per raccogliere quelle sensazioni miste di nostalgia e speranza di un nuovo inizio che provo solitamente nel mese di settembre“. Leggiamo in questa intervista molto di più.
Cosa resta degli anni 90 nel Dna dei millenials?
Credo che ogni decade musicale sia in qualche modo influenzato dalla precedente. Delle volte lo spinge a cambiare del tutto e in alcuni casi lo porta a evolvere quanto creato fino a lì. Nel caso specifico degli anni 90 ci troviamo di fronte all’unione della grande voglia di scrivere canzoni derivante dagli anni 80 a quella di ballare in discoteca (molto simile a quello che è successo negli anni 70). Ecco così nasce un genere che ha l’energia di un concerto rock ma distribuito nelle discoteche. Questa caratteristica ha reso la musica anni 90 molto longeva e la speranza è che nei millenials sia rimasta l’impronta di ricreare una alchimia simile. Di fondo credo che degli anni 90 arrivi la sua energia unita a delle canzoni cantabili.
Un tempo un pezzo dance con un testo in italiano sarebbe stato impensabile. Merito del web se sono saltate tutte le regole?
L’unica vera regola che riconosco è la voglia di creare divertendosi. Penso sia l’unica verità che non tradisce. In fondo se hai creato qualcosa che ti diverte o ti emoziona non è escluso che ci sia qualcuno a cui fa lo stesso effetto. Se poi sono in tanti a cui fa questo effetto allora diventa popolare e a quel punto diventa culturalmente accettato e riconosciuto.
Il video è una bomba. Più Gorillaz o “Take on me” degli A-ha?
Grazie mille intanto per i complimenti. La realtà è che il video non prende spunto da nessuno degli esempi che hai menzionato. L’idea nasce dalla voglia di avere un video dai toni bianco e nero ma che potesse sposare il mood del pezzo che si base sulle sensazione tipiche autunnali/fine estate. Così ho pensato che l’uso di disegni manga fosse la scelta più adatta a raccontare una storia dai toni un pò cupi ma dal finale positivo.
I ragazzi di adesso, per fortuna, sono quasi tutti cosmopoliti. Tu però hai vissuto a New York quando era difficile viaggiare fuori dall’Italia. Ti ha dato una marcia in più?
Vivere tutta l’infanzia a New York mi ha dato sicuramente due cose. La prima è essere madre lingua e questo ha sicuramente agevolato un bel po’ il mio lavoro da cantante nel mondo. La seconda è aver vissuto l’era della disco anni 70 in prima persona. Sono cresciuto con le canzoni da ballare e la pazza voglia dei miei e i loro amici di fare feste di ballo continue. Le influenze musicali sono stati tanti e tutto questo nel suo insieme ha sicuramente costruito una parte del mio bagaglio artistico.
Curiosità. Oltre 15 milioni di dischi venduti. Cosa ti sei potuto comprare che desideravi da bambino con le nuove possibilità economiche?
Senza dubbio la possibilità di avere uno studio professionale tutto mio. Ho sempre ritagliato spazi nella mia cameretta, più volte ho noleggiato posti per suonare e il sogno era avere uno spazio mio in cui poter sviluppare le mille dire che avevo in testa.
“Blue” è stata una hit ed ha aperto il blockbsuter “Iron Man III”. Ti sei sentito un po’ supereroe anche tu con questa canzone?
Ero felice come un bambino a Natale quando mi hanno comunicato che avrebbero messo “Blue” nel film. Pensate che ho dovuto cantare l’inizio di Blue in mandarino per il mercato asiatico momento molto divertente. Però lo shock è arrivato quando sono andato a vedere il film con famiglia e amici. Shock assoluto che il brano fosse l’apertura del film con tanto di loghi Marvel etc etc. Bocca spalancata. Ho comprato 2 copie del Blu-ray. Una cosa per guardare il film. L’altra come collezione ancora sigillata e in casa c’è un piccolo Iron Man giocattolo.
È vero che stai sviluppando la tua spiritualità attraverso arti marziali? Quali?
Amo le arti marziali. Una cosa che mi porto sin da piccolissimo. Negli anni ho studiato Karatè, Jeet Kune Do, Kali, MMA è Thai Boxe. Purtroppo questo lavoro prende tanto del mio tempo per cui non sono riuscito a raggiungere livelli molto alti ma rimane una passione molto forte e l’unica vera attività fisica spirituale che mi completa.
Ecco il video di “Settembre” di Jeffrey Jey: