Secondo la Coldiretti il 2018 è stato l’anno più caldo di sempre in Europa. Le temperature infatti sono risultate di quasi 2 gradi superiori alla norma.

Il 2018 si colloca al quarto posto tra gli anni più caldi di sempre

L’analisi della Coldiretti si basa sui sulla banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre. Questi dati hanno evidenziato che il 2018 si colloca al quarto posto tra gli anni più in cui la temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani ha superato di 0,77 gradi rispetto alla media del secolo passato. La tendenza al surriscaldamento è evidente anche in Italia. Qui non si sono mai registrate temperature così elevate dal 1800 con valori superiori di 1,53 gradi la media storica.

A detta della Coldiretti, le temperature estive in  periodo autunnale non sono da considerarsi una totale autonomia, ma vanno lette sotto una prospettiva che prende in considerazione il cambiamento climatico che negli ultimi decenni ha visto un netto deteriorarsi della salute del nostro pianeta.  Ed infatti i picchi di calore fuori stagione si sono registrati quasi in tutti gli ultimi decenni. Come il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001 e poi il 1994.

Un brusco cambiamento del clima comporterebbe un ulteriore danno all’agricoltura

Questo processo è accompagnato dalla progressiva tropicalizzazione del clima. Il moltiplicarsi di eventi estremi che hanno provocato solo quest’anno fino ad ora danni per 600 milioni di euro all’agricoltura. Gli effetti del clima tropicale sono visibili sull’ambiente. Ad esempio non cadono le foglie dalle piante che per il caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo. Quest’ultimo è caratteristico della stagione ma in giro ci sono ancora mosche e zanzare a testimoniare un autunno pazzo, con temperature ben al di sopra delle medie.

Danni anche all’agricoltura, dove le coltivazioni di soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi ha avuto danni fino al 40% dei raccolti nei terreni colpiti.  Un repentino cambiamento del tempo potrebbe comportare ulteriori danni con un forte abbassamento delle temperature che troverebbe le piante impreparate a difendersi con un conto ancora più salato per le campagne. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”. Ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

                                                                                                                                                Fonte DIRE