Pace fiscale, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “La manina di Di Maio? Assurdo e paradossale, penso che non sia istituzionalmente possibile. Secondo me Di Maio si è perso un pezzo, ricordo che si perdeva le mail, i messaggi. Fico? Ingoia il rospo e vive un tormento, ormai è rimasto da solo a dire certe cose, per zittirlo gli hanno assegnato il ruolo di Presidente della Camera. Riace? Un esempio da seguire”
Su Riace
“A parte i fatti specifici che gli vengono contestati, dal punto di vista dell’esempio politico, dal partire da una difficoltà e arrivare a una possibilità, io penso che sia un esempio da seguire –ha affermato Pizzarotti-. Poi qualcuno può avere inciampato e nel caso verrà accertato, ma dato che sull’integrazione non possiamo girarci dall’altra parte ed erigere muri, dico che secondo me quello di Riace è un esempio positivo. Ci sono degli esempi virtuosi che arrivano anche da altre zone. E’ evidente che nei piccoli comuni ci sia uno spopolamento perché o mancano i servizi o manca il lavoro quindi si va verso le grandi città. Questo ha portato alcuni piccoli comuni a integrare i migranti che venivano dagli Sprar per cercare di fare comunità”.
Sulla vicenda della ‘manina’ a cui allude Di Maio riguardo la presunta manipolazione del dl fiscale
“Assurdo e paradossale –ha dichiarato Pizzarotti-. Penso che non sia istituzionalmente possibile, non siamo a scuola. Anche questa cosa che casualmente aveva già la serata da Vespa prenotata, che tra l’altro prima era un nemico. Non posso dire che sia fatto apposta. Secondo me Di Maio si è perso un pezzo. Ricordo che si perdeva le mail, i messaggi. La burocrazia è qualcosa di fastidioso. Magari gli hanno fatto notare che c’era quella riga nel testo e gli è presa un po’ d’ansia”.
Su Fico
“Ingoia il rospo e vive un tormento –ha affermato Pizzarotti-. Però è il ruolo che ha sempre avuto Fico in questi anni. Quando c’era un Parlamento di ex deputati e senatori che avevano una storia più lunga nel Movimento, lui cercava di fare anche l’anima critica, anche più talebana nel senso dei valori e dei principi iniziali. Ora è rimasto da solo a dire certe cose. Il tema della presidenza della Camera è un modo per valorizzarlo, ma anche per zittirlo dandogli un ruolo importante. Ha un’indole legata al sociale e quindi fa questi interventi sulla Diciotti e su Lodi e viene anche insultato. Fra i troll che hanno Lega e M5S qualcuno che ti insulta sui social c’è sempre”.