Secondo la Coldiretti oltre 7 italiani su 10 nel 2018 hanno diminuito drasticamente gli sprechi, questo grazie ad un riutilizzo sensato degli avanzi e alla pratica del doggy bag, che riesce a fare degli avanzi dai ristoranti un pasto comodo il giorno dopo. Dati che sono stati rivelati in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione promossa a livello globale dalla Fao.
Gli sprechi domestici rappresentano il 54% dello spreco totale
Gli sprechi domestici, secondo la Coldiretti, rappresentano in valore ben il 54% del totale. Inoltre, questi sono superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi che finiscono nel bidone in un anno. A livello economico gli sprechi rappresentano anche un problema ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti.
In Italia ci sono 2,7 milioni di persone che hanno bisogno di rivolgersi alla caritas per mangiare. Infatti, sono appena 114mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri. 2,55 milioni, invece, hanno accettato l’aiuto dei pacchi di cibo sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead. Fra questi ci sono 455mila bambini di età inferiore e quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila senza fissa dimora.
Comprare alimenti a km 0 permette di avere qualità e freschezza maggiori e di ridurre lo spreco
Tra le avvertenze che la Coldiretti ricorda c’è quella di controllare la scadenza dei prodotti e verificare la posizione degli alimenti nel frigorifero. La spesa a km 0 è garanzia di freschezza e contribuisce a far durare maggiormente i prodotti. La frutta e verdura acquistata direttamente dal produttore in vendita nei mercati degli agricoltori dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio. La pratica del doggy bag deve essere effettuata senza vergogna perchè evita uno spreco sia al ristoratore che al cliente. La richiesta di portare a casa gli avanzi dei pasti consumati nella ristorazione è un diritto dei clienti sancito anche dall’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari.
Inoltre, molti dei piatti della tradizione nostrana nascono dalla volontà di riutilizzare gli avanzi in un’altra modalità . Si pensi alla pasta al forno, alla frittata di pasta o alla classica panzanella. Quest’ultima utilizza il pane raffermo per creare uno dei piatti più amati dalla tavola italiana.
Fonte DIRE