Come si calcola la quattordicesima? Te le competenze di calcolo di un lavoratore, questa è la meno astrusa. E’ vero che è sempre più raro ottenere contratti a tempo indeterminato e che, quindi, diano diritto a tredicesima e quattordicesima ma esiste ancora qualche fortunato ragazzo che ce l’ha fatta in tal senso e a lui ci rivolgiamo con questa mini-guida.

Come recita il noto adagio popolare “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” e per questo è bene sempre leggere con attenzione la busta paga e conoscere in anticipo i valori economici di quanto ti spetta. Meglio non stupirsi di nulla che farti fregare senza neanche rendertene conto. Nel caso della quattordicesima, stiamo parlando di un lusso che è bene poter vivere a pieno.

Ecco strumenti e dritte che ti invito ad “esplorare” nella lettura di queste parole.

Come si calcola la quattordicesima? Una domanda a cui non si può rispondere senza avere una chiara e netta definizione di quattordicesima che, secondo la Giurisprudenza in Italia, è:

“una retribuzione aggiuntiva che spetta ad alcuni lavoratori dipendenti e che viene corrisposta generalmente nel periodo precedente all’estate ovvero nei mesi di giugno o luglio!.

La differenza tra quattordicesima e tredicesima sta nel fatto che la seconda spetta di diritto a tutti i lavoratori subordinati mentre la prima mensilità va solo ad alcuni lavoratori il cui Contratto Nazionale di riferimento la mette a fuoco. La data in cui deve essere pagata e come si calcola è sempre chiarito nel CNL di riferimento.

Compresa questa premessa giuridica, è bene addentrarci con coraggio in come si calcola la quattordicesima.

Si deve usare lo stesso metodo che si usa per tredicesima: ogni mese di lavoro prestato (o frazione di mese di almeno 15 giorni), il lavoratore matura un rateo di mensilità aggiuntiva ovvero di 14a. Pertanto si tratta di una mensilità aggiuntiva e la retribuzione è pari ad un singolo mese di stipendio che però matura mese dopo mese.

Calcolo 14esima: la maturazione

La maturazione della quattordicesima è semplice. Di base è uno stipendio intero qualora tu abbia prestato il tuo lavoro dal 1° luglio al 30 giugno mentre è una frazione qualora tu abbia lavorato solo per alcuni mesi. Per gli aventi diritto dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo va pagata tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

La quattordicesima dei neoassunti ha una maturazione diversa, invece. Durante il primo anno, se hai iniziato a lavorare prima del mese di luglio, ricevi solo una parte. Altrimenti, riceverai tutta la mensilità aggiuntiva maturata direttamente fra giugno e luglio dell’anno successivo a quello di assunzione.

I ratei della quattordicesima maturano non solo per i lavoratori a tempo indeterminato, ma anche per i lavoratori con contratto a termine. Attenzione. I ratei maturano anche per i part-time e per i contratti a chiamata ma è sempre necessario riproporzionarli all’orario di lavoro prestato.

Devi comunque fare sempre riferimento alla contrattazione collettiva del settore in cui opera perché è essa che regolamenta l’entità della retribuzione a cui parametrare la mensilità aggiuntiva, la maturazione ed il suo pagamento.

Calcolare la quattordicesima in busta paga

Nel procedimento di come si calcola la quattordicesima esiste un’eccezione che è bene che tu conosca. Hai l’opportunità di spalmare la quattordicesima in 12 mensilità e cioè all’interno della tua consueta busta paga.  Anche qui la fanno da padrona i contratti nazionali che impongono o meno il pagamento a luglio.

E’ bene anche specificare che il datore di lavoro ha modo di concordare la quattordicesima in busta paga col neo-assunto fin dalle prime fasi di colloquio senza intercorrere in alcun illecito.Qualunque sia la situazione in cui tu finisci, però, poni grande attenzione ad una cosa e cioè al risultato finale, cioè al fatto che il totale delle 12 rate debba essere uguale alla somma che sarebbe spettata al lavoratore in caso di pagamento in unica soluzione nelle date ordinarie.

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Regole del calcolo della quattordicesima

In chiusura di mini-guida ti riportiamo un breve schema di cose da sapere sul calcolo della quattordicesima che è bene impararti a memoria:

  • devono essere esclusi dal calcolo della quattordicesima gli ANF (assegni per il nucleo familiare) e gli straordinari;
  • nei periodi di assenza, se questa è retribuita come per ferie e permessi, la quattordicesima matura in ogni caso a carico del datore di lavoro;
  • per malattia, maternità ed infortunio bisogna vedere cosa prevede il CCNL.

L’operazione in sé non è difficile ma le normative in Italia mutano spesso. E’ importante che tu faccia riferimento al Ministero del Lavoro che pubblica sempre ogni direttiva sul tema.