Ricostruzione post-terremoto Lazio; Sergio Pirozzi, consigliere della Regione Lazio e presidente della Commissione grandi rischi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Siamo al terzo commissario in pochi mesi, a breve lo incontrerò. Perché non mi hanno nominato commissario? Perché non sono simpatico, essendo una persona che dice pane al pane vino al vino, però dà sempre le soluzioni. Genova? Noi abbiamo avuto una grande dignità, non abbiamo mai protestato. Genova è una città che ha il porto che è uno snodo importante a livello commerciale e di viabilità, per cui mi auguro che si faccia presto”

Nel Lazio solo il 6% dei fondi UE viene utilizzato per il sociale

 “E’ una situazione comune a tantissime regioni –ha spiegato Pirozzi-. Non avere deciso cosa fare di queste fondi che tra un po’ l’Europa ci richiederà indietro, significa che nella prossima programmazione la Regione Lazio e anche le altre regioni vedranno ridotti i finanziamenti. Una pubblica amministrazione si valuta non sugli spot, ma sull’effettiva capacità di spendere quello che può spendere. Quando una persona ha dei soldi in famiglia e li deve spendere per aumentare il grado di benessere della propria famiglia, se è un buon padre li spende. Io penso che un po’ manchi la macchina amministrativa adatta, dall’altra parte quello non diventa l’interesse primario. Se non li spendi, devi dire: non sono capace. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Questo accade anche in altre regioni d’Italia e questo forse certifica il fallimento degli enti regionali”.

Sulla ricostruzione ad Amatrice e nei comuni colpiti dal terremoto

 “Bisogna avere una visione a 360 gradi –ha affermato Pirozzi-. E’ necessario che venga fatto un vero cratere, per i comuni che hanno avuto la distruzione, per questi comuni servono procedure diverse. Finora è stato fatto un grande cratere, senza fare distinzioni tra i comuni che hanno avuto la distruzione e a cui dovrebbe essere data la priorità. La mia vera preoccupazione sono le attività economiche, che oggi vanno avanti grazie a questa zona urbana franca e speciale. Finita questa misura di sostegno, si corre il rischio che tante attività possano chiudere. E se chiudono, vanno via anche le famiglie. Siamo al terzo commissario in pochi mesi, a breve lo incontrerò. Perché non mi hanno nominato commissario? Perché non sono simpatico, essendo una persona che dice pane al pane, vino al vino, però dà sempre le soluzioni”.

Su Genova

 “Noi abbiamo avuto una grande dignità, non abbiamo mai protestato –ha dichiarato Pirozzi-. Protestare serve se c’è un obiettivo. Genova è una città che ha il porto che è uno snodo importante a livello commerciale e di viabilità, per cui mi auguro che si faccia presto”.