Reddito di cittadinanza. Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Il reddito di cittadinanza porterà all’esclusione sociale come è successo in Germania. Se a un ingegnere offrono di fare il barista o lo spazzino e lui rifiuta, alla fine si ritrova senza lavoro e senza alcun diritto. Non dimentichiamo poi che d’ora in poi il benchmark dello stipendio sarà 780 euro. Lega e M5S completamente diversi, alla fine i nodi verranno al pettine”
Sul Def
“Il problema non è tanto il deficit al 2,4%, visto che i precedenti di governi hanno fatto di più –ha affermato Crosetto-. Le polemiche sono dovute al fatto che sono tutti bravi col deficit degli altri, sono tutti bravi a fare i tagli quando devono farli gli altri. Il vero problema è come lo utilizzo il deficit, all’inizio hanno detto che l’avrebbero utilizzato per fare investimenti, invece lo usano per comprare voti, almeno per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. Manca l’imprinting della Lega in questa manovra. Oltre alla finanziaria, ci saranno altri 12 decreti legislativi collegati da approvare. Da un punto di vista della tempistica parlamentare hanno fatto male i conti. Se non li accorpano non vanno da nessuna parte”.
Sul reddito di cittadinanza
“Dicono che se rifiuti 3 offerte di lavoro te lo tolgono. Sono 6 milioni di persone, secondo voi ci sono 6 milioni di posti di lavoro? In Germania è diventato un drammatico processo di esclusione sociale. Se a un ingegnere offrono di fare il barista o lo spazzino e lui rifiuta, alla fine si ritrova senza lavoro e senza alcun diritto. Non dimentichiamo poi che d’ora in poi il benchmark dello stipendio sarà 780 euro”.
Su Lega e M5S
“Lega e M5S stanno insieme adesso perché è interesse comune ma hanno idee completamente diverse –ha dichiarato Crosetto-. Alcune decisioni del M5S sono mal sopportate dalla Lega e probabilmente saranno cambiate. Pensate a cosa sta accadendo sulle grandi opere, che i 5 Stelle stanno bloccando mentre la Lega è fautrice delle grandi opere come noi. Alla fine questi nodi verranno al pettine”.