Secondo il WWF il rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi è un punto di riferimento scientifico che valuta le prospettive di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C . Mostra, inoltre, la necessità di un’azione urgente per il clima.

Il rapporto dimostra che mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C è più sicuro rispetto ai 2 °C

Approvato da 195 governi, il report sottolinea che oggi abbiamo l’opportunità, ancora e per poco, di modificare la china pericolosa su cui abbiamo posto il mondo come lo conosciamo. Il report speciale sul riscaldamento globale a 1,5 °C del Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), è stato chiesto proprio allo scopo di guidare i prossimi passi dei Governi sul clima. Il rapporto dimostra che mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C è più sicuro rispetto ai 2 °C in termini di impatti climatici. L’aumento della temperatura globale a 2 °C al di sopra dei livelli preindustriali porterebbe a conseguenze devastanti.

Come ad esempio fra cui l’innalzamento del livello del mare, la desertificazione di molti territori e la perdita di habitat e specie naturali. Tra le conseguenze anche la diminuzione delle calotte glaciali, che avrebbero ripercussioni gravissime sulla nostra salute, sui mezzi di sussistenza, sulla sicurezza umana e sulla crescita economica. Lo dice il WWF in un comunicato.

Il livello attuale di emissioni gas serra porterà a conseguenze peggiori del previsto, causando impatti irreversibili. Fra queste la perdita del patrimonio naturale, che danneggerebbe le persone, l’ambiente e le economie, spingendoci verso scenari nei quali l’adattamento sarebbe impossibile, con molte comunità costrette ad affrontare disastri e catastrofi.

Il cambiamento climatico rappresenta una questione vitale per l’umanità e per il pianeta

Il rapporto dell’IPCC e il suo sommario per i decisori politici sono stati commissionati dai governi con l’Accordo sul Clima di Parigi, raggiunto nel 2015. In quell’occasione fu deciso di agire per limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C e cercare di rimanere entro 1,5°C. “I governi di tutto il mondo devono mostrare di comprendere cosa dicono loro gli scienziati e assumere il cambiamento climatico per quel che è, una questione vitale per l’umanità e per il pianeta come li conosciamo”.

Ha sottolineato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. “Il tempo dell’ignoranza, vera o presunta, o delle schermaglie, furbizie e distrazioni deve finire, ora. I Governi devono aumentare il livello di ambizioni dei propri obiettivi e politiche climatiche. Devono agire in fretta per una rapida e giusta transizione verso economie a basse emissioni di carbonio. Ritardare l’azione sarebbe troppo costoso, in termini economici e in termini di sofferenza, per essere finanche preso in esame. La differenza tra il possibile e l’impossibile dipende dalla volontà politica. Il  senso della politica stessa dipende dalla capacità di comprendere la minaccia e assumerla come priorità, insieme a tutti gli altri Paesi”.

Il rapporto IPCC è il più importante testo scientifico sui cambiamenti climatici, realizzato per guidare il processo decisionale delle politiche governative. Il WWF esorta i governi a intensificare e aumentare l’ambizione nei loro piani climatici nazionali entro il 2020. L’obiettivo è limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C rispetto all’età preindustriale. In occasione del lancio del rapporto IPCC, il WWF Italia ha lanciato una campagna per l’azione sul clima anche in Italia. Si parte dalla richiesta al Governo italiano di attuare l’impegno a uscire del carbone entro il 2025 con i provvedimenti necessari.

                                                                                                                                           Fonte DIRE