Il giornalista economico Alan Friedman è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Siamo ancora in tempo per non finire nel baratro. Ieri un giovanotto scelto da Casaleggio e Grillo ha detto che faranno ulteriore debito ma restituiranno tutto in 12 mesi, è una sciocchezza, neanche un bambino delle elementari ragiona così. Uscita dall’Euro? Ci sarebbe una crisi finanziaria solo annunciando l’idea, siamo incastrati nell’Euro. Bannon? E’ un uomo molto pericoloso, capisco che la gente frustrata e disperata possa cercare misure disperate, ma è sfruttando questa disperazione che uomini in Germania e in Italia che non erano democratici hanno fatto il genocidio”

Sulla manovra

 “Siamo ancora in tempo per evitare un aumento del debito pubblico che potrebbe portarci alla rovina, siamo ancora in tempo di renderci conto che l’Italia come una famiglia normale già indebitata fino al collo non può pensare di raddoppiare i propri debiti. Siamo ancora in tempo di tornare sul binario del buon senso, di fare investimenti per il lavoro, non attraverso una spesa pubblica irresponsabile di assistenzialismo. Ieri un esponente del governo, un giovanotto scelto da Casaleggio e Grillo ha detto che faranno ulteriore debito ma restituiranno tutto in 12 mesi, è una sciocchezza, neanche un bambino delle elementari ragiona così. C’è un grave rischio per l’Italia che un governo italiano spinto dal populismo e della demagogia, attacca l’Europa, i mercati, chiama terroristi gli investitori internazionali, è certo che l’Italia finirà sul baratro. Esattamente come una famiglia, una nazione non può indebitarsi fino al collo perché quello ti porta in bancarotta. Io vorrei che l’Italia facesse le due tre cose che servono, che non sono assistenza sociale, reddito garantito, la flat tax che aiuta solo i ricchi. Ci vuole una detassazione dei contributi per l’assunzione di giovani, esodati e donne”.

Sull’uscita dall’Euro

 “L’Italia è incastrata nell’Euro –ha spiegato Friedman-. Negli anni ’90 gli italiani pagavano livelli di interessi altissimi, con l’Euro siamo scesi a un livello molto più basso. Chi dice che si può uscire dall’Euro dice una sciocchezza. L’Euro fu disegnato male, è vero, però non si potrebbe neanche mai arrivare ad un ritorno alla Lira perché nel momento in cui si annunciasse un’uscita dall’Euro, i mercati venderebbero i titoli italiani, gli italiani sarebbero impoveriti, le banche andrebbero in crisi e ci sarebbe una crisi finanziaria solo annunciando l’idea di uscire dall’Euro. Rimanendo dentro l’Euro non si è così felici perché non è un sistema molto giusto, bisogna lavorare dentro l’Europa per trovare alleati per cambiare l’Europa, ma non puoi insultare tutti ogni giorno”.

Sul sovranismo e Steve Bannon

 “Bannon è un uomo in disgrazia e screditato in America, un uomo che è molto amato dal Ku Klux Klan e dai suprematisti bianchi razzisti perché è un uomo di destra estrema molto pericoloso. Il suo obiettivo è far saltare il progetto europeo, far saltare l’Europa e far trionfare il sovranismo. Capisco che la gente frustrata e disperata possa cercare misure disperate, ma è sfruttando questa disperazione che uomini in Germania e in Italia che non erano democratici hanno fatto il genocidio” ha dichiarato Friedman.