Nonni: cosa li lega ai nipoti? Come sono cambiati? Nella giornata nazionale ci siamo chiesti se sono utili alle famiglie a causa dei pochi servizi in circolazione, o per questioni di attaccamento al nucleo d’origine. “Per entrambe le ragioni – ha spiegato la professoressa Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta – nel caso delle città dove ci sono buone servizi per le famiglie le cose vanno diversamente.”
Nonna materna o paterna: chi è più influente?
In famiglia è più influente la nonna materna o paterna? “Nel caso delle nonne materne c’è una maggiore comunicazione affettiva madre – figlia – ha osservato Ferraris – le nuore si offendono facilmente, mentre con le figlie la comunicazione è più diretta, per questo si dice che sono più influenti. C’è una consuetudine di vita e un linguaggio comune che legano le nonne materne alle mamme.”
Come sono cambiati i nonni?
“I nonni di una volta erano più giovani, ma pieni di acciacchi – ha sottolineato la psicologa Ferraris – oggi possono essere più vecchi anagraficamente, ma in salute: si va più spesso dal dentista, sono più efficienti fisicamente e disponibili. C’è maggiore cultura dell’infanzia, per questo sanno come relazionarsi coi bambini.”
Nonni: “hanno più esperienza dei genitori, sono più tolleranti, meno assillanti delle mamme e i papà, già stressati da una serie di impegni”, il tempo che i bimbi trascorrono con loro è prezioso.
E i nonni che vivono i solitudine?
Oltre il 33% del totale dei nonni italiani, c’è una cospicua fetta di persone adulte che vive in solitudine e abbandono, come mettere al servizio la propria esperienza di vita? “Mettendosi a disposizione di associazioni che cercano adulti vadano a prendere i bambini a scuola, li tengano a pranzo.”
Cosa rappresentano per i nipoti?
“Una tana, un rifugio sicuro – si è congedata la psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris – è un rapporto che fa molto bene ai bambini.”