Gianluca Dall’Olio, Presidente Federcaccia, commenta ai microfoni di Radio Cusano Campus la morte di Nathan Labolani, il 19enne ucciso domenica mattina in un incidente di caccia perché scambiato per un cinghiale.

“Credo che sia necessario che le indagini siano portate a termine. Il fatto tragico può forse dipendere da un mancato rispetto di quelle che sono le norme di sicurezza, ci sono degli avvisi che vanno messi di “cacciata in corso” per tutti quelli che possono fruire dello stesso territorio.

Questi avvisi sono disciplinati da ogni Regione, a ogni squadra vengono date delle zone fisse o a rotazione.”

Dall’Olio punta il dito verso chi discrimina la caccia e aggiunge

“I morti non vengono considerati in modo quantitativo ma qualitativo: i morti della caccia producono una serie di tendenze alla strumentalizzazione basti pensare che nel 2017 ci sono stati solo 117 morti nel Paese tra gli escursionisti di funghi ma di loro nessuno ne parla. Non è vero che i morti per la caccia stanno aumentando.”

Come fare per evitare che un escursionista venga colpito da un proiettile durante una battuta di caccia?

“La squadra deve accertarsi che ci siano i cartelli di caccia in corso, la squadra del cinghiale è tenuta a rispettare questa regola ma ancora di più c’è una regola da rispettare: al buio non si spara mai. Se non vedo, non sparo! Non si può sparare a qualsiasi cosa si muova ma, in ogni caso, lasciamo che gli inquirenti indaghino prima di trarre conclusioni affrettate. Occorre maggiore rigidità sui controlli di chi possiede un’arma, non se ne può parlare solo dopo che accadono le tragedie!

Sarebbe opportuno che le strutture siano aggiornate quotidianamente, il sistema dovrebbe coordinare le attività del tempo libero e sapere dove vengono svolte guardando il palmare come accade in altri Paesi europei: occorre fare una cartina delle attività sul territorio, disciplinare la fruizione del territorio, creare un calendario delle iniziative per evitare che accadano ancora fatti tragici come questo. Le Regioni devono intervenire in questo senso.”