Rifiuti a Roma, Estella Marino, ex assessore all’ambiente del Comune di Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Mi sembra alquanto ridicolo che una giunta bloccata da 2 anni sul tema rifiuti, se la prenda con la precedente amministrazione. Purtroppo Ama oggi è di nuovo allo sbando. A Roma c’è un tema di macchina amministrativa completamente al limite delle proprie capacità, che va rigenerata perché altrimenti può arrivare anche SuperMan a fare il sindaco e non se ne esce”

Virginia Raggi ha chiesto all’ex sindaco Marino e ai dirigenti del dipartimento Ambiente un risarcimento di 37 milioni per i mancati risultati sulla raccolta differenziata

 “Non voglio commentare la parte giudiziaria della Corte dei Conti che farà il suo corso. Commento il tema politico. Che la giunta di oggi che ha una raccolta differenziata che non cresce più di 1 punto percentuale all’anno, possa prendersela con la giunta precedente che ogni anno ha fatto 7-8 punti di raccolta differenziata mi sembra ridicolo. Io ho sempre spinto nei municipi per aumentare la differenziata, anche perché c’erano obiettivi di legge da raggiungere. Mi sembra alquanto ridicolo che una giunta bloccata da 2 anni sul tema rifiuti, che ha buttato a mare il nostro piano industriale, se la prenda con la precedente giunta. Sulla raccolta siamo fermi, sull’impiantistica siamo fermi, quindi andare a guardare indietro mi sembra ridicolo”.

Impiantistica

 “C’è una parte del Paese che ha carenze impiantistiche e questo è anche il problema di Roma –ha affermato Marino-. Trasformare il rifiuto in risorsa si fa con gli impianti. Quando non hai gli impianti, invece di guadagnarci devi pagare per lo smaltimento. La filiera dello smaltimento è a perdere. Invece il processo del recupero va aumentato. Purtroppo Ama oggi è di nuovo allo sbando, vedo i sindacati di nuovo sul piede di guerra”.

Sulla conclusione della giunta di Ignazio Marino

 “Credo sia stato un errore far cadere quell’amministrazione perché avevamo messo in atto tanti percorsi di cambiamento profondi, non tutti visibili immediatamente. Il dispiacere è aver lasciato tutto a metà e ora vediamo che si è tornati indietro. Con un po’ di calma e serenità bisogna fare valutazioni su quanti interessi abbia toccato quell’amministrazione e quando vai a toccare così tanti interessi dei contraccolpi devi prevederli e saperli affrontare. A distanza di due anni e passa ci sono state delle rivalutazioni di quella scelta da parte del Pd, rivalutazioni in negativo. A Roma c’è un tema di macchina amministrativa completamente al limite delle proprie capacità, che va rigenerata perché altrimenti può arrivare anche SuperMan a fare il sindaco e non se ne esce”.