“Siamo stati in missione a Genova con la Commissione Ambiente e Trasporti e abbiamo avuto la possibilità di entrare nel cratere, un luogo surreale in cui il tempo si è fermato. Dalla televisione non si capisce quanto sia lungo il tratto venuto giù del Ponte Morandi e abbiamo incontrato gli sfollati che avevano un Comitato anche prima del crollo. I residenti delle abitazioni in prossimità del Ponte infatti, da più di 12 anni combattono con Autostrade da prima del 14 agosto scorso.” Queste le parole dell’On. Rossella Muroni di LeU, intervenuta questa mattina ai microfoni di un giorno da ascoltare di Radio Cusano Campus.

“Il Ponte è stato costruito dopo, le abitazioni erano già presenti e in via Porro c’è una casa a cui è stato addirittura segato una parte di tetto spiovente per far posto a una parte di un pilastro. Queste persone raccontano di una vita infernale, lo chiamano “condomino spiacevole”, che all’una di notte faceva i lavori disturbando la quiete pubblica. Quando loro chiedevano ad Autostrade per l’Italia di fermarsi alle 2 di notte anziché continuare con i lavori fino la mattina, Autostrade ha sempre negato che ci fossero i lavori, tanto che i cittadini iniziavano a filmare tutti i lavori notturni per avere delle testimonianze, che però non sono mai state prese in considerazione da Autostrade per l’Italia, la quale non ha nemmeno chiesto scusa ai cittadini per l’accaduto.

Abbiamo anche incontrato il Presidente della Regione Toti e il Sindaco Bucci che dichiarano di esigere una ricostruzione rapidissima e un pensiero generale sul nodo di Genova, che è il più grande Porto italiano e da lì dipende molto anche la nostra capacità di stare sul mercato internazionale: c’è bisogno di fare un investimento importante sul ferro in modo tale che, qualsiasi sia il Ponte di domani, sia in grado di sostenere per tanti anni un traffico così intenso di veicoli: i genovesi meritano una riposta chiara, non è tempo delle polemiche.”