Il Basket d’Italia piange le scomparse di Bob Lienhard e Gianni Colavolpe: parla Cesare Viani

Sport Academy ha ricordato la figura del tremendo ragazzaccio di quel meraviglioso Basket Scauri. Che arrivò in Serie B, dove ancora vive oggi

 

Gianni Colavolpe ci ha lasciato domenica, dopo una breve ma balorda malattia. Laureato in economia, impegnato anche in politica, è stata una figura di primo piano come consigliere federale. Ne parliamo con Cesare Viani, uno dei meravigliosi ragazzi del Basket Scauri del periodo aureo. Cosa ha rappresentato Gianni, nella pallacanestro laziale e in quella nazionale?
“E’ stata una persona molto stimata in zona pontina e nell’ambito regionale. Un grande uomo, che dagli anni ‘80 ha fatto grande, insieme ad altri pazzi, il Basket Scauri. Squadra composta (negli anni 70/80) da soli elementi locali. Sono arrivati, e sono ancora oggi, addirittura in Serie B. Una persona riservata ma sempre disponibile per parlare, e spesso, noi parlavamo di basket”.

Tra l’altro Colavolpe partecipò all’organizzazione, negli anni 70, di un torneo internazionale, all’Arena Mallozzi! Un grande evento ripreso anche dalla Rai..
“Assolutamente vero. Aprendo parentesi due giorni fa è morto Bob Lienhard, che giocava con Cantù. Io ricordo un giorno a Scauri sul Lungomare, mi passò davanti tutta la squadra lombarda e non c’erano solo loro, in quella rassegna ma squadroni provenienti da tutta Europa. Il nostro torneo era secondo solo a quello di Roseto. Purtroppo la competizione durò poco, data l’economia in difficoltà in Italia e a Scauri. Ma quel giorno, in Marina, c’erano i Marzorati, i Della Fiori, i Recalcati, i Lienhard, tutti grandissimi atleti”.
Voi avete fatto comunque in modo che Scauri, pur non essendo capoluogo e nemmeno comune (frazione di Minturno), fosse un polo importantissimo del Centro-Sud d’Italia.
“Conosco bene questa città, sin da piccolo. Chiunque ci vada si innamora del posto, del mare e della pallacanestro. Lo disse anche un ragazzo della squadra, non ricordo se di quest’anno o dell’anno scorso: “Qui si vive di mare, pane e basket” Una grande testimonianza d’amore e ammirazione”.

La saggezza e la discrezione erano qualità indiscutibili, di Gianni Colavolpe. Che impronta ha dato al movimento della zona sud pontina e tirrenica?

“Tanta passione. Aveva molta credibilità, tra gli addetti ai lavori. Questo suo carattere modesto ma deciso lo ha aiutato sempre, a risolvere i problemi, che sicuramente ci saranno stati. Nessuno conosceva Scauri prima che ci fosse lui. Poi ci siamo fatti conoscere sui campi”.
Fine anni 70, inizio 80 c’era un certo Romeo Sacchetti detto Meo, con la Ciaocrem Varese, che arrivò in finale di Coppa Korac il 18 marzo del 1985 e perse, in Belgio, contro Milano, 91-78. Sacchetti oggi è l’allenatore della nazionale. Che idea ti sei fatto di lui, come C.T.?

“Ho un’idea particolare, dei Commissari Tecnici italiani. Li chiamerei più selezionatori, che allenatori. Vedono i ragazzi pochissime volte, fossero 4 o 5 ma dico fossero anche 10, all’anno; e in Italia non c’è più una scuola ed un blocco di giocatori come nel Calcio succedeva alla Juventus, in Nazionale. Troppi stranieri militano nelle squadre di club. Sacchetti conosce la pallacanestro e lo vedo in difficoltà, senza incontrare persone sul campo. Lui è, un lavoratore che ama svolgere il suo compito sul campo. Ci sono comunque giocatori di livello e magari bastano loro, tipo un Melli, che ha fatto 25 punti, o un Datome, se la palla scotta. Non mi aspetto un gioco di squadra”.

Il Nuoto e la Pallavolo sono andati avanti. Dove sbaglia, la Pallacanestro?

“Credo che la Pallavolo arriverà sul podio, in questo mondiale, perché abbiamo una squadra azzurra molto forte. Si è sempre giocata in Italia, anche a scuola, e siamo sempre stati competitivi. Forse perché è uno sport con meno regole e non una disciplina basata sul contatto. Il Basket è più difficile, da insegnare, e manca di strutture, in Italia. Viviamo un po’ da precari, rispetto a questi altri sport”.

Testo elaborato da Giulio Dionisi

(L’audio è in rete su www.tag24.it sezione podcast)