Paltrinieri e Barelli, quei pensieri nati in vasca e nell’acqua marina

 

Il Campione del Mondo dei 1500 metri Stile Libero e il Presidente FIN sono stati intervistati dal direttore di Radio Cusano Campus, Gianluca Fabi, a Fiuggi

 

Un’occasione di incontro sociale e politico è per un personaggio del calibro di Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto, l’occasione per una fugace ma importante chiacchierata. Con lui un campione del livello di Gregorio “Greg” Paltrinieri, pluridecorato campione dei millecinquecento metri Stile Libero a livello mondiale.

Li ha incontrati il direttore di Radio Cusano Campus, Gianluca Fabi, nella bella cittadina di Fiuggi.

Il nuoto è uno sport di grande fatica e di sacrificio…

“Sono contento di essere qua oggi, a Fiuggi. Credo che lo sport sia poi lo specchio della vita, in generale, e il Nuoto, come dici tu, è davvero faticoso. Parlerò della mia storia a chi vorrà ascoltarla”.

Anche tu hai vissuto un momento di stanchezza o il Nuoto per te è sempre stato un obiettivo?

“Ho iniziato a nuotare sin da piccolo, preferendo sempre il Nuoto, ad altri sport. Chiaro che i tempi scolastici sono scomodi da far conciliare con questa disciplina ma ho sempre continuato con costanza ed ora sono qui”.

Presidente Paolo Barelli, siamo qui perché lo Sport, ed il Nuoto in questo caso, rappresenta poi la nazione di appartenenza ai livelli assoluti.

“Lo sport o attività motoria non ha colori politici o religiosi. E’ un modello di vita e dimostra che con il lavoro si migliora. In Italia va rivalutato sotto ogni punto di vista, anche grazie alle società sportive. Le scuole, purtroppo, non lo mettono, non lo inseriscono, tra i loro progetti principali. Viva lo sport italiano, in ogni caso, e per questo lavoriamo, tutti”.

Il Nuoto è uno sport di grande fatica e dispendio, ma decisamente soddisfacente, per l’Italia, che ha molti giovani di talento.

“Tutti gli sport hanno pari dignità. Certo è che il Nuoto è svolto dentro l’acqua, in un habitat non naturale, per l’uomo. Ha bisogno di impianti molto costosi e che possono essere utilizzati solo per discipline acquatiche, ovviamente. La federazione sta facendo miracoli. Agli ultimi Campionati Europei abbiamo visto altri giovani promettenti, anche in vista dei prossimi Campionati del Mondo. Questo ricambio c’è nonostante le mille difficoltà incontrate ma il sistema sta tirando fuori ottimi risultati. Ringrazio le millecinquecento società che lavorano bene anche dal punto di vista tecnico e permettono tutto questo”.

Torniamo a Paltrinieri. Confermi che proverai anche il Nuoto in mare, oltre a quello che si svolge naturalmente in piscina?

“Non mi voglio precludere niente, quindi sì, ci provo. Resta la piscina, la priorità, ma anche uscire fuori al sole è una bella esperienza”.
Perchè l’Italia fatica, alle Olimpiadi?

Sono diverse da altre grandi competizioni quali possono essere i Campionati d’Europa o i Mondiali, o altre di quell’attenzione e di quella tensione agonistica. Fosse in Italia sarebbe bellissimo per tutto il paese, e avvicinerebbe tante persone a vari sport. Peccato, non poterlo fare”, chiosa il talentuoso e tenace atleta azzurro campione iridato.

Presidente Barelli, immagino lei faccia il tifo perché questo accada…
“Assolutamente. Nel 2009 il Campionato Mondiale acquatico a Roma fu un eccezionale successo, anche di pubblico. Bisogna chiaramente presentare candidature credibili e cominciare dai comuni, dai cittadini. Una organizzazione che parte dal basso quindi, non dall’alto. Non dobbiamo fare come le Olimpiadi invernali. E’ stato un piatto portato a tavola quando ancora non era pronto. Così è sbagliato!”.

(ha collaborato Giulio Dionisi: si ringrazia il sito

www.swimbiz.it per la fotografia di Paltrinieri impegnato in una competizione outdoor, al mare)