Incocciati, a Fiuggi basta la parola

Parla Beppe, che ha giocato nel Milan, nel miglior Napoli della storia, e nel Pisa

 

Quando si parla di Fiuggi di solito l’elemento Acqua è la prima cosa che fa parlare della città termale. Poi, per gli appassionati di Calcio, quando si nomina questa ridente città esce fuori un nome, su tutti: Giuseppe “Beppe” Incocciati. Che è stato avvicinato dal direttore di Radio Cusano Campus, Gianluca Fabi. La loro chiacchierata è andata in onda nella puntata di venerdì di “Sport Academy”, in onda sull’emittente marconiana dell’UniCusano ogni giorno dalle 18 alle 20 con riassunto al sabato.

Fabi: “C’è maggiore difficoltà o più opportunità per i giovani, nel cercare di trovare nello Sport un futuro?”

L’ex giocatore di Milan, Pisa e Napoli, tra le altre, esordisce così: “E’ sempre un percorso difficile, nello Sport come nella vita, quello di affermarsi. Servono volontà e sacrifico. Ora i giovani, secondo me, hanno maggiori possibilità, rispetto a qualche decennio fa. Però il modernismo ha un po’ affievolito la volontà di questi ragazzi, rispetto a quella che avevamo noi. Dovremmo tornare alle vecchie sensazioni di forza e appunto al sacrificio”.

L’analisi si approfondisce parlando di diversi punti d’osservazione: “Abbiamo bisogno anche di elementi d’esempio come i genitori, i quali, sin dai primi anni, devono partecipare, a questo mondo dello sport. Anche l’impiantistica deve essere di un certo livello, ovviamente”.

Il nuovo mondo dei calciatori, tra campo e social, come lo valuta? In maniera comprensiva o critica?

“Sia comprensiva che critica – spiega il cittadino calcisticamente più popolare, di Fiuggi -; ormai i social network fanno parte della vita di tutti i giorni e ognuno deve usarli come meglio crede. Certamente dobbiamo evidenziare le cose migliori e ignorare le peggiori”.

Momento complesso del calcio italiano. Che valutazione dà, lei?

“E’ un discorso molto complesso. Per arrivare ai livelli della Nazionale bisogna partire dal livello più basso. Lavorare sulla prima filiera, come avviene nell’Agricoltura. Servono professionisti di un certo livello, a dare insegnamenti alle nuove leve. La Spagna e la Francia sono bravissimi, in questo. Il Calcio appartiene ad allenatori e calciatori, non a personaggi esperti, ad esempio, di Atletica leggera”.

Nessuno potrà dire mai, al buon Beppe Incocciati da Fiuggi, di difettare in chiarezza

(ha collaborato Giulio Dionisi)