Il maltempo estivo non ha portato solo danni. Infatti, grazie al 92% di precipitazioni di agosto si sono create le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi.
Le piogge estive hanno creato le condizioni ottimali per la crescita dei funghi
E’ la Coldiretti a dirlo. Infatti, in molte aree la raccolta si è avviata con straordinario anticipo e con ottimi risultati. Le perturbazioni che hanno provocato mezzo miliardo di danni alle coltivazioni agricole hanno invece favorito la nascita dei funghi. Quest’ultimi infatti richiedono condizioni ottimali per la raccolta. Quali ad esempio terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.
Il 2017 è stato un anno difficile per i funghi a causa della siccità estiva. Quest’anno, invece, si prospetta un raccolto ben superiore a quello delle annate normali negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell’Italia. In tutta la Penisola per porcini, finferli, trombette e chiodini si stanno registrando risultati particolarmente incoraggianti. Le buone prospettive per la raccolta di funghi contribuiscono a sostenere la crescita del turismo di settembre con 11,6 milioni di italiani in vacanza.
Settembre è il mese della raccolta ma anche il mese degli appassionati di funghi, che spostano le vacanze
Il mese di settembre è infatti particolarmente apprezzato da quanti cercano il relax e la tranquillità con il turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne a fare la parte del leone. Per settembre si stimano secondo Coldiretti oltre un milione di pernottamenti in agriturismo per assistere alle tradizionali attività di settembre come la raccolta della frutta o il rito della vendemmia o avventurarsi nei boschi anche alla ricerca dei funghi.
La buona stagione rappresenta un’opportunità anche per buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali. In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione. Importante controllare la provenienza dei funghi. Quest’ultima infatti deve essere riportata obbligatoriamente da quest’anno dopo i chiarimenti forniti al quesito della Coldiretti nella risposta ufficiale della Commissione Europea.
Una garanzia per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare, conclude la Coldiretti.
Fonte DIRE