Calcio a 5, i ragazzi azzurri non vanno alle Olimpiadi giovanili: parla il Consigliere Nazionale Calegari

La decisione del CONI ha lasciato molta amarezza a tanti appassionati: ma sono diversi, i motivi del dissapore, negli ultimi tempi

 

E’ stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già traballante, nel mondo del Calcio a Cinque. Al punto che il Falconara ha detto di non voler venire a Roma per la ipotizzata presentazione del calendario della Serie A al Salone d’Oro del CONI. Già, non l’ha presa bene, il mondo del Futsal. Il fatto è che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha optato per il Beach Handball (la Pallamano da Spiaggia), per l’ultimo posto disponibile alle Olimpiadi giovanili che si svolgeranno a ottobre a Buenos Aires, in Argentina.

Ne abbiamo parlato con il Consigliere della Divisione Calcio a 5 Marco Calegari, bergamasco, uno che non ha problemi, ad analizzare le cose che non vanno, rispetto a chi dice, in maniera propagandistica, che va tutto bene. Infatti sono sparite realtà quali Luparense e Kaos Bologna, oltre alla Cogianco Genzano, e altre società di diverse categorie. Con lui abbiamo anche chiacchierato della singolare composizione dei gironi del campionato Under 19 (l’ex Juniores, per intenderci).

“Davvero uno scempio, una cosa brutta e non so che parole utilizzare. Da anni tutti gli addetti ai lavori si stanno impegnando per fare diventare il Calcio a 5 una disciplina olimpica e ci eravamo riusciti. Un paio di anni fa, per decisione del CIO, ai giochi Olimpici giovaniliBuenos Aires) del 6 Ottobre 2018 era stata inserita la disciplina del Calcio a 5. Un sistema di qualificazione per tutti i continenti e in Europa si sono fatte le qualificazioni con la UEFA e la FIFA. L’Italia era arrivata prima, grazie tra l’altro a ragazzi Under 19, ma per le norme CIO non va bene. Infatti non si possono portare più di 70 iscritti per nazione in tutte le discipline.
Doveva scegliere Malagò, e ha preferito il Beach Handball, sport che io non conoscevo. Il presidente è anche un ex calcettista! Rispetto le scelte ma per noi questa non è una buona soluzione”.
Dallo studio di Radio Cusano Campus: “Amarezza ma d’altronde, mi prendo io la responsabilità dell’affermazione, l’informazione (nel settore) va avanti a pagine e siti affittati. Di personaggi che non si sono nemmeno presentati, all’addio all’attività agonistica di Andrea Rubei. Sono rimasto, poi, basito dalla composizione dei gironi dell’Under 19 (ex Juniores nazionale) del Calcio a 11 e del Calcio a 5. Non sembrano rispettate logiche geografiche”.
“Si – dice Calegari -, io ne ho parlato anche con il segretario in questione ma sono scelte del presidente. Qui c’è un girone con Genova e Reggio Emilia, 250 chilometri di distanza. Per una fase di qualificazione di Under 19 di Calcio a 5 è esagerato. Nel nazionale ci sono fin troppe squadre ma in Serie A non si sono iscritte, l’anno scorso: Imola, Luparense, Pescara e un’altra. E Pescara-Luparense è stata la finale scudetto dell’anno scorso e le due squadre sono entrate in Europa per questo. Ci sono chiaroscuri che vanno gestiti per facilitare le società e per farlo servono i dirigenti alla scrivania”.
A proposito: in settimana c’è stata perplessità su un altro fattore. Una rapida convocazione di un direttivo con persone che non avrebbero potuto partecipare perché un consigliere è anche amministratore pubblico.
“Sì, sì – conferma il consigliere Calegari -: lunedì ci è arrivata una convocazione per giovedì. Uno dei colleghi, l’Avvocato Lodispoto, essendo sindaco a Margherita di Savoia, ha altri impegni. Io per telefonare al presidente della mia Divisione non
posso usare la mia utenza telefonica. Montemurro l’ha bloccata e già è stato scomodo parlargli. Pensavo rinviasse la riunione di giovedì e invece è stata fatta, anche parlando di stravolgimenti importanti futuri. Non mi sembra una logica democratica”.

Veniamo al problema sollevato da diverse parti, del mondo del Calcio a 5, relativo a quanto si sarebbe dovuto celebrare a Roma! Il 16 Settembre doveva essere presentata la Seria A presso i Saloni del CONI ed è stata la stessa divisione a chiedere l’utilizzo dei saloni e non il contrario.
“Esatto – conferma Marco Calegari -: avevamo organizzato una presentazione dei calendari e le premiazioni. In agosto abbiamo rimandato, dopo la decisione di escluderci dalle Olimpiadi e questa mattina (domenica per chi legge) c’è un incontro fatto in un’altra sede”.

Chi come me è cresciuto con personaggi di spessore: Fasciano,Rinaldi, Rubei, Zaffiro. Io a distanza di tanti anni resto basito, soprattutto perché si parla male di chi c’è stato prima… Ma almeno c’era un peso specifico, in sede federale, che io non vedo e sento più!”.

Calegari esprime il suo parere: “Hai fatto centro. C’è stata la pubblicazione del regolamento elettorale della Lega Nazionale
Dilettanti e dal Consiglio Federale, e questo peso sembra non garantito, e non c’è un documento a supporto. Si sta cercando, tramite la politica, di risolvere la questione. E non dovrebbe essere così. Dovrebbe esserci un equilibrio naturale, fra le varie controparti”.

Siamo certi. Ci saranno altre puntate, ulteriori considerazioni. Così, il Calcio a 5, non va. E sotto più punti di vista.