Ternana il presidente Ranucci fa un’analisi dopo la decisione-non decisione
Il massimo dirigente rossoverde è intervenuto su Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Sport Academy”, in onda ogni giorno dalle 18 alle 20
Dopo il ricorso respinto del CONI , Radio Cusano Campus, l’emittente marconiana dell’Università Niccolò Cusano, ha intervistato Stefano Ranucci, appena prima della strepitosa festa di presentazione di squadra e maglie allo Stadio Libero Liberati. Il presidente della Ternana è stato chiaro, come al solito, senza fronzoli o peli sulla lingua.
“Finalmente torniamo a parlare di calcio giocato. Gli appassionati lo meritano e ne erano stati privati, in attesa delle sentenze. Presenteremo squadra, staff e maglie. Due delle quattro le ha scelte la tifoseria, con un sondaggio partito a inizio stagione. Sarà una festa e saremo in tanti”.
Infatti i tifosi delle Fere hanno risposto alla grande: 3000 persone!
Si comincia mercoledì in casa. Credo che lei già sappia bene gli obiettivi di questa squadra…
“L’obiettivo principe è solo uno: tornare nella categoria che meritano i tifosi. E’ difficile, ora, parlare della squadra. Su 24 giocatori ne abbiamo 22 nuovi. Devono trovare automatismi e conoscersi, oltre alla condizione atletica che all’inizio è sempre un enigma. Questo perché non sapevamo fino alla fine in che categoria giocare. Avevamo fatto un ritiro a luglio per iniziare prima e poi c’è stato il ritardo. Il gruppo è compatto e siamo pronti”.
Ci racconta l’umore della piazza ternana?
“La tifoseria si è resa conto dello sforzo della società e del patron Bandecchi, in una battaglia non ancora finita. Chi prende la rincorsa più lunga salta più lontano, come si diceva un tempo”, dice, col sorriso, il presidente della Ternana.
Avete quindi deciso di stringervi attorno alla tifoseria.
“No, è il contrario. La tifoseria si è ricompattata dopo aver visto il progetto. Sto andando ora in questura per l’Ordine Pubblico e per i tanti steward. Buon segno di affluenza”.
I prossimi step legali?
“Il 28 c’è l’udienza di fronte al Tribunale Federale Nazionale, che ci ha indicato il Collegio di garanzia del CONI. Dopo anche il TAR e in generale in tutte le vie possibili”.
Nel Giornale Radio umbro della RAI il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, ha affermato che la situazione è talmente surreale da non arrabbiarsi. Saggezza, lungimiranza o che cosa?
“Direi sconforto. Dopo questa sentenza cadono un po’ le braccia. Noi non perdiamo l’entusiasmo, questo è sicuro”.
La ricetta resta solo una, da mercoledì, tramite i responsi del campo. Lavoro, lavoro e ancora tanto lavoro. In tutti i settori, da quello societario a quello agonistico. Ed è l’unica strada da percorrere. Il resto verrà. La Ternana, intanto, ha ricevuto l’amore, immenso, di 3000 persone che vivono, per quei colori.
Testo elaborato da Giulio Dionisi