Claudio Cominardi, deputato M5S e Sottosegretario al Lavoro, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Cominardi (M5S): “Non si può prescindere da reddito di cittadinanza e flat tax. 780 euro? L’obiettivo è questo, altrimenti si rischia di copiare il Rei che è stato un fallimento. Tria fa il suo mestiere ma noi stiamo dando tutte le rassicurazioni del caso. Cancellazione 80 euro? Per quel che mi risulta no”
Sul confronto con Tria
“C’è una discussione in corso per capire come reperire risorse –ha affermato Cominardi-. Reddito di cittadinanza e flat tax sono la priorità di questo governo, quindi non si può prescindere da queste perché sono i cittadini che ce le chiedono. Andare contro al patto coi cittadini e al contratto di governo sarebbe grave e non ce lo possiamo permettere. Le risorse se si vuole si trovano. Se poi pensiamo che in Italia solo l’8% dei disoccupati ha un sostegno al reddito e riceve un aiuto sulla riqualificazione professionale, vuol dire che abbiamo un problema ed è la stessa Europa che ci chiede di fare interventi in questo senso. La preoccupazione di Tria? Lui fa il suo mestiere e quindi deve dare un occhio ai conti, ma stiamo dando tutte le rassicurazioni del caso. E’ soprattutto una manovra economica, perché quei provvedimenti avrebbero un effetto positivo, si creerebbe una maggiore propensione al consumo di chi quei soldi li spenderebbe in beni e servizi di qualità. Più ci sono disuguaglianze in un Paese più il Paese è in difficoltà. Poi c’è tutta una questione molto importante, il reddito di cittadinanza è un riattivatore sociale, cioè attiva tutte le politiche anche nel campo della formazione, se si riesce a far funzionare questi benedetti centri per l’impiego. Rispetto a questi centri, a fronte di alcune esperienze negative, ci sono anche esperienze virtuose che vanno replicate. Le voci che si rincorrono sono molto, i tecnici ci stanno lavorando. La soglia di povertà definita dall’Eurostat è di 780 euro e quindi è quello l’obiettivo, altrimenti rischiamo di copiare un Rei che è stato fallimentare e non ha risolto alcun problema. Assistenzialismo per fannulloni? Assolutamente no. Io lavoro da quando avevo 15 anni, ho calli sulle mani e riconosco il valore del lavoro. Noi seguiamo i modelli scandinavi, chiaramente bisogna agire molto sui controlli per evitare gli abusi”.
Cancellazione 80 euro di Renzi
“Io credo di no. Non è materia di mia competenza, però per quel che ne so mi risulta di no” ha affermato Cominardi.
Riforma pensioni
“Anche questa è fondamentale, non meno importante di flat tax e reddito di cittadinanza” –ha dichiarato Cominardi