L’ OCSE (L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha redatto il suo ultimo rapporto “Prospettive ambientali dell’OCSE ” in cui ha stimato l’Unione Europea si responsabile dell’inquinamento atmosferico, della morte prematura di 600.000 persone e anche della morbilità.
L’inquinamento atmosferico incide fortemente sulle cause dell’infertilità femminile e maschile
Il rapporto afferma che l’inquinamento atmosferico è tra le cause dell’infertilità femminile e maschile. Molti studi hanno dimostrato, infatti, che l’esposizione ad agenti chimici incide in modo determinante sugli spermatozoi, sul loro numero e sulla motilità. Secondo i ricercatori la valutazione del DNA dello sperma può indicare sia la salute di ciascun individuo sia la sua capacità riproduttiva. Questi dati permettono di correlare la salute ambientale alla salute umana.
Secondo la Dott.ssa Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma, gli agenti inquinanti impattano quotidianamente sulla nostra vita. Questi, infatti, si trovano in una varietà di prodotti di consumo fra cui gli ftalati presenti nei giocattoli per l’infanzia, i parabeni usati nei profumi e nei saponi e molto altro. Va aggiunto all’inquinamento quotidiano, quello che proviene dalla diossina. Quest’ultima viene prodotta dagli incendi di materiale plastico.
“Per contrastare e bilanciare gli effetti negativi dell’inquinamento sulla propria fertilità le persone devono ricordare che ci sono tantissimi altri fattori che possono permettere il mantenimento di una buona fertilità. Come ad esempio seguire un’alimentazione corretta e eliminare alcune cattive abitudini, come il fumo e l’abuso di alcol.” Ha concluso la Dott.ssa Galliano. Secondo il Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto superiore di Sanità, tra le coppie che si rivolgono ai centri specializzati per avere un figlio, la percentuale di uomini infertili è del 29,3% e l’età non rappresenta l’unico fattore responsabile.
Negli uomini italiani in generale viene riportato che il numero dei gameti è diminuito del 50% rispetto al passato. A nuocere sulla qualità degli spermatozoi ci sono spesso le condizioni lavorative. Quelle che espongono a radiazioni, a sostanze tossiche o a microtraumi. Influiscono negativamente anche gli inquinanti prodotti dal traffico urbano e il fumo di sigaretta.
Fonte DIRE