Obbligo vaccinale: “Governo schizofrenico, toglie serenità e ci fa vivere nel terrore”. Roberta Amatelli, mamma di una bimba immunodepressa, commenta l’operato del Governo in tema vaccinazioni ai microfoni di Open Day, sugli 89.100 FM di radio Cusano campus.
Nel bel mezzo del caos vaccini, tra obblighi mantenuti, poi tolti e poi, andando persino la natura stessa dell’obbligo, resi flessibili, non si fatica ad individuare chi sono e chi saranno le vittime predestinate di questo balletto isterico e disorientante: i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, gli studenti e le studentesse.
Tra loro, ancor più esposti alle conseguenze della tarantella “obbligo o non obbligo”, ci sono i più fragili, tutti coloro i quali per le motivazioni più disparate vengono definiti “immunodepressi”, sostanzialmente non in condizione di essere vaccinati. Ecco, per tutti loro, al di là di norme, leggi, decreti o emendamenti, lo Stato italiano dovrebbe adoperarsi per metterli nella condizione di sentirsi normali. E la normalità è cosa semplice, si può pensare, la normalità è poter andare a scuola.
No, purtroppo. Non sempre, comunque. La notizia che ci ha colpiti maggiormente nelle ultime ore è quella che riguarda un bambino di 8 anni, uscito vittorioso da una tremenda battaglia contro una forma maledettamente grave di leucemia. Dopo una lotta valorosa e chemio durissima, la notizia più inaspettata: Andrea, questo è il nome di fantasia che è stato assegnato al piccolo guerriero, non può andare a scuola perché nella sua classe ci sono 5 bambini non vaccinati. E Andrea rischierebbe la vita solo presentandosi ogni mattina a lezione.
Roberta Amatelli è la mamma di Viola, immunodepressa anche lei. Per lei e per bambini come Andrea, Roberta Amatelli, insieme all’Associazione IOVACCINO, ha raccolto circa 300mila firme in brevissimo tempo per il mantenimento dell’obbligo vaccinale, un mantenimento che per Viola, Andrea e tanti altri vuol dire non solo poter andare normalmente a scuola ma anche al parco, in palestra, al cinema. Roberta Amatelli ha spiegato ai microfoni di Open Day, sugli 89.100 FM di radio Cusano campus, l’importanza sociale della sua battaglia:
“In questi giorni ho sentito di tutto e alcune delle tante soluzioni proposte denotano tanta ignoranza in materia. La possibilità di inserire bambini come Viola in classi composte esclusivamente da immunodepressi è assurda, il virus non se nesta lì buono buono ad aspettare. E se il contatto avvenisse in bagno? Magari avrebbero pensato di farci entrare da un’entrata secondaria, perché anche percorre un corridoio potrebbe essere pericoloso. Ghettizzare questi bambini, che nella loro breve vita hanno vissuto difficoltà che non avrebbero dovuto vivere, significherebbe aggiungere la scuola nella lista dei problemi quotidiani e non mi sembra giusto”.
Come vive l’indecisione e i continui stravolgimenti da parte del Governo in materia vaccini?
“Con terrore. Lo abbiamo detto a chiare lettere anche durante la conferenza stampa a Montecitorio. Noi conviviamo con la paura e questo continuo tira e molla sull’obbligo non fa altro che alimentarla. Un giorno ci viene detta una cosa che il giorno successivo viene smentita, questo governo schizofrenico non fa altro che togliere serenità e mettere in apprensione”.
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