Concorso Conte, il Prof. Carlo Felice Casula, storico e docente universitario, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Certa stampa è incapace di leggersi il regolamento. Ci sono precedenti: Diliberto da ministro passò dall’Università di Cagliari a La Sapienza. Renzi ironizza sull’esame di inglese di Conte, quando tutti conosciamo le sue performance. Gaffe Conte su 8 settembre? Quella data può essere considerata punto di svolta in quanto fine del vecchio regime. Ho mandato un messaggio a Conte dopo la vicenda della nave Diciotti, ma non mi ha risposto”

Il Prof. Casula sul concorso universitario

Il Prof. Casula, che ha conosciuto Giuseppe Conte negli anni ’80 alla residenza universitaria Villa Nazareth, si è espresso riguardo la polemica sul concorso per la cattedra a La Sapienza. “C’è l’estrema incapacità di molta dell’informazione di leggersi almeno il regolamento –ha affermato Casula-. Conte non fa un concorso per diventare ordinario, lo è già da anni. Semplicemente si trattava di un trasferimento da Firenze a Roma. Renzi ha ironizzato sull’esame di inglese di Conte. Sappiamo tutti la conoscenza dell’inglese di Renzi, perché sono virali le sue performance. Ci sono molti precedenti. Vorrei ricordare che Oliviero Diliberto, ministro in carica della giustizia, ebbe il trasferimento dall’Università di Cagliari all’Università La Sapienza. Conte per eleganza, che fa parte del suo carattere, ha deciso di soprassedere. La domanda era stata fatta prima che diventasse Presidente del Consiglio. E’ un concorso per professori ordinari e la normativa è molto rigida, non è che può presentarsi chiunque, non è un concorso dell’Inps”.

Sulla presunta gaffe di Conte sull’8 settembre 1943

“Non ho avuto modo di verificare con lui che cosa intendesse di preciso –ha dichiarato Casula-, però voglio ricordare che in un libro molto bello di un mio connazionale sardo Salvatore Satta parla dell’8 settembre come la morte della patria, inteso come vecchio regime, non solo quello fascista ma quello monarchico-sabaudo. Da questo punto di vista l’8 settembre ’43 come punto di svolta ha un suo senso anche perché finisce l’alleanza dello Stato italiano con la Germania fascista”.

 Su Conte come premier

 “Lui interpreta il ruolo più corretto di Presidente del Consiglio, non capo del governo. Ha un ruolo di mediazione e lì c’è da mediare molto, soprattutto con uno dei vicepremier. Se sento ancora Conte? Gli ho mandato un messaggino in occasione della triste e paradossale vicenda della Nave Diciotti, ma non mi ha risposto. Su quella vicenda presumo che la sua sensibilità, che ha fatto in qualche modo trasparire, non fosse molto diversa dalla mia”.