Edilizia scolastica: edifici non a norma, avanti con le proroghe. Il Ministro Bussetti su Fb: “I nostri figli in scuole sicure, mappatura dallo spazio”.
I numeri danno la dimensione del fenomeno e inquadrano la complessità del problema. Il fenomeno è quello dei crolli, cedimenti strutturali o solo parziali che riguardano ogni anno decine e decine di plessi destinati ad ospitare i giovani studenti italiani. Tra qualche giorno i quasi 8 milioni di ragazzi in età scolare torneranno tra i banchi delle oltre 42mila scuole sparse sul territorio italiano. 1 plesso su 5 risulta essere chiuso per sempre o, quando va bene, attende interventi di messa a norma. Messina e la sua provincia vivono ore di allarme da questo punto di vista perché oltre 100 scuole non hanno certificati di vulnerabilità sismica o non sono in regola con le ultime norme antincendio e i dirigenti scolastici, con il supporto del sindaco, si rifiutano di tenere aperte scuole che dovrebbero ospitare oltre 1000 alunni quando sono in grado di accoglierne solo 100 alla volta.
Lo scorso 31 Agosto Massimo Prosperococco del Comitato Scuole Sicure Aquila scrive così sulla sua pagina Fb:
“Oggi 31 agosto 2018 scadono i termini della legge che obbliga comuni e province ad effettuare le indagini di vulnerabilità sugli edifici scolastici. Il Comune dell’Aquila è inadempiente dal 2003, anno dell’istituzione dell’obbligo, ha usufruito di proroghe su proroghe e ad oggi per oltre metà delle scuole comunali non si conoscono gli indici di vulnerabilità sismica. Purtroppo è una situazione diffusa in tutta Italia. In un paese in cui crollano ponti, chiese, soffitti e tetti di edifici pubblici, questo è inaccettabile ed è ancora di più inaccettabile in una città come L’Aquila a quasi 10 anni dal terremoto. Il governo nazionale si appresta ad approvare l’ennesima proroga, dopo 15 anni dall’istituzione della legge nata dopo il crollo della scuola a San Giuliano di Puglia per una scossa di terremoto il 31 ottobre 2002. Morirono 27 bambini”.
Parole e fatti entrambi inequivocabili che sembrano sollecitare l’intervento delle istituzioni, che se arrivassero anche solo tra qualche giorno sarebbero comunque tardive. Proprio questa mattina, sempre attraverso il social di Zuckerberg, il Ministro Bussetti ha voluto sottolineare l’importanza dell’edilizia scolastica e la priorità che viene assegnata alla questione dall’attuale Governo:
“I nostri figli devono poter frequentare scuole sicure. È un loro diritto. Abbiamo dati ancora preoccupanti sull’edilizia scolastica. Vuol dire che in questi anni non è stato fatto abbastanza. Sono stati stanziati soldi, ma senza mettere mano a quelle procedure farraginose che impediscono di far arrivare in fretta le risorse agli Enti
locali proprietari degli edifici scolastici. È un problema che stiamo risolvendo con norme che semplificheranno le procedure e velocizzeranno la spesa.
Ma per intervenire al meglio e individuare le priorità dell’edilizia scolastica ci servono anche dati ancora più precisi sulla condizione delle nostre scuole. Per questo ho chiesto la collaborazione dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, e del CNR, il principale ente pubblico di ricerca del Paese, per far partire una mappatura satellitare delle nostre scuole. Non è mai stato fatto.
Quasi 40.000 edifici saranno ‘fotografati’ attraverso il sistema COSMO-Skymed, che è in grado di misurare lo spostamento degli immobili al decimo di millimetro. Le informazioni che otterremo dai satelliti ASI saranno trasmesse al CNR che ha le risorse umane e strumentali per elaborarle e darci un quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici. Potremo così far partire verifiche e segnalazioni. Accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento. In un mese e mezzo avremo già i primissimi dati. Ringrazio i presidenti di ASI e CNR, Roberto Battiston e Massimo Inguscio, per la collaborazione. Le eccellenze scientifiche del Paese si mettono al servizio della scuola e dei nostri ragazzi. Credo sia davvero una bella sinergia. Questo è fare sistema”.