Scuola, ecco quando si parte. Bussetti: “Ci vuole cura, mai più strappi”
Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è disponibile l’Ordinanza ministeriale firmata dal Ministro Marco Bussetti che fissa il calendario delle festività nazionali e degli Esami per l’anno scolastico 2018/2019. All’Ordinanza è allegato anche il calendario con l’inizio e la fine delle lezioni per ciascuna Regione.
Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte: i primi a partire, il 5 settembre, e anche gli ultimi a lasciare i banchi, il 14 giugno prossimo, saranno i ragazzi della provincia di Bolzano. Qualche giorno di vacanza in più e, da lunedì 10 settembre, la campanella suonerà a mano a mano anche per le studentesse e gli studenti di tutte le altre Regioni. I primi ad andare in vacanza a giugno prossimo? Gli alunni dell’Emilia Romagna, con le lezioni che termineranno venerdì 7. I calendari scolastici sono fissati dalle Regioni. Ciascuna scuola può poi fare piccoli adattamenti, nell’ambito del proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
L’Ordinanza del Ministro fissa anche la data di inizio del prossimo Esame di Maturità: la prima prova scritta è calendarizzata per il 19 giugno 2019, dalle 8.30. Gli Esami conclusivi del I ciclo si svolgeranno nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2019, secondo i calendari definiti dalle commissioni.
Le prove scritte a carattere nazionale Invalsi si dovranno tenere per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e per gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di II grado, tra il primo e il 18 aprile 2019.
Intanto, a margine dell’incontro avvenuto ieri con le sigle sindacali rappresentative del mondo della scuola, il Ministro Bussetti ha scritto il seguente post su Facebook:
“La scuola italiana ha bisogno di attenzione, di programmazione e di sensibilità. Di molta cura. Per troppo tempo si è andati avanti per ‘strappi’ e improvvise virate. Dobbiamo cambiare.
Con i sindacati della scuola abbiamo avviato un percorso di incontri politici e tecnici per condividere le priorità. Dobbiamo ridare serenità e trasmettere passione, interesse e motivazione al personale, ai ragazzi, alle famiglie. Ci vorrà del tempo. Ereditiamo una situazione fatta di molte stratificazioni che mettono il sistema scolastico in difficoltà. È stato un incontro dove si sono affrontati diversi temi tra cui la sicurezza, il rinnovo dei contratti, le modalità di assunzione e di reclutamento con procedure concorsuali che dovranno tornare a essere il percorso per chi vorrà lavorare nella scuola.
Il confronto di oggi segna una tappa fondamentale per raggiungere questi e altri obiettivi. Affronteremo le emergenze, ma, allo stesso tempo, è necessario in modo strutturale rilanciare la nostra scuola. Lo faremo, ognuno nel rispetto dei propri ed altrui ruoli. L’obiettivo è che insieme si possa con orgoglio creare una comunità, riconoscendoci nella scuola che amiamo e che vogliamo costruire”.