Vacanze, genitori separati e famiglie allargate: criticità che potrebbero alterare l’emotività degli adolescenti, soprattutto se mamma e papà litigano ancora, come se la separazione fosse di là da venire. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, con Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza.
In vacanza con gli adolescenti
“Organizzare le vacanze con un figlio adolescente può essere un problema a prescindere, per il genitore, che portando i ragazzi con sé li allontana dagli amici e dal gruppo di riferimento – ha affermato il presidente Tucci – diventa più problematico se parliamo di nuclei litigiosi. Tant’è che le ferie diventano un momento per allargare il solco del conflitto e di sera, arriva la chiamata dell’altro genitore che si lamenta di essere stato lasciato solo, a scapito degli interessi dei figli.”
“La vera difficoltà, nell’organizzare le vacanze con un figlio adolescente, sta intorno ai dodici, tredici, anni – ha aggiunto Tucci – quella è la fase in cui non si ha l’autonomia di passare le vacanze da soli e si ha voglia di stare in attività, per due adulti che hanno lavorato tutto l’anno sapere di non poter riposare può essere un problema.”
Famiglia allargata
La peggiore delle ipotesi, per un adulto e per un ragazzo, è trovarsi all’improvviso in una situazione imbarazzante, come ad esempio conoscere il nuovo compagno, la nuova compagna, di uno dei due genitori, e magari pure qualche fratello o sorella acquisiti. “I rapporti tra i genitori sono importanti – ha il presidente di Laboratorio Adolescenza, Maurizio Tucci – se c’è un accordo tra le parti e si decide che il momento è giusto per introdurre il coniuge nuovo, va bene, altrimenti è necessario evitare imboscate. I figli devono essere messi al corrente di tutto e rispettando i giusti tempi.”
Senza dimenticare gli aspetti positivi di un periodo di sosta e cambiamenti: le vacanze, oltre a permettere a giovani e adulti di riposare, aiutano a favorire conoscenze più profonde anche in famiglia.