Sono 205 i minori stranieri non accompagnati presenti nelle comunità marchigiane. Il dato, aggiornato allo scorso 30 giugno, è emerso nel corso della presentazione del report 2018 realizzato dal Garante dei diritti delle Marche, Andrea Nobili.

Il 67% dei minori presenti nelle Marche ha 17 anni, mentre i 16enni costituiscono poco meno di 1/3

Il report è stato condotto contemplando l’attività di 66 strutture con una particolare attenzione alle 45 che accolgono anche minori stranieri non accompagnati. 19 in provincia di Pesaro Urbino, nove a Fermo, sette ad Ancona, sei a Macerata e quattro ad Ascoli Piceno. In totale i posti disponibili per i minori stranieri sono 235. Il 67% dei minori presenti nelle Marche ha 17 anni. Mentre i sedicenni costituiscono poco meno di un terzo del totale, il 4,9% ha 15 anni ed il 6,9% riguarda le altre fasce d’età.

“Quella dell’accoglienza per i minori stranieri non accompagnati è una tematica difficile che mette alla prova il sistema, presentando elementi di particolare complessità in grado di rendere contraddittori gli strumenti di protezione- spiega Nobili-. In questo contesto si pensi a quei minori che vorrebbero raggiungere i loro familiari all’estero. Quest’ultimi si trovano, però, chiusa la possibilità di re location europea, che consenta di effettuare il viaggio in una situazione protetta. Vivono il collocamento in comunità come una costrizione ed appena possono cercano di proseguire il viaggio mettendosi nelle mani di trafficanti, esponendosi così a rischi concreti. Pesa l’assenza di un sistema europeo di protezione”.

In base ai dati raccolti, nel 2017 sono transitati nelle comunità di accoglienza 374 minori

Nobili ha anche invitato a riflettere “sull’irrazionalità di una protezione che, per molti ragazzi, cessa al compimento della maggiore eta’”. Il rischio, a suo dire, è quello di creare un sistema di accoglienza “che nella maggior parte dei casi dura pochi mesi e non garantisce un effettivo percorso d’integrazione”. Dall’analisi condotta emerge che la maggior parte dei minori proviene dall’Albania (69), Pakistan (22), Senegal (19), Egitto (19), Gambia (15) e Nigeria (11). “L’elevato numero di minori non accompagnati albanesi ci invita a una riflessione ed ad un approfondimento- conclude Nobili-. Si dovrebbero forse avviare misure differenti. C’è forse un abuso del sistema di protezione da parte dei giovani albanesi”.

Tra le criticità sottolineate nel rapporto la bassa presenza di mediatori culturali nelle comunità di accoglienza  e sul fronte dell’attività con i ragazzi la scarsa acquisizione di autonomia, le difficoltà di accesso ai tirocini lavorativi ed all’iscrizione dei centri per l’impiego, la gestione dell’uscita, i problemi legati al ricongiungimento del minore con i familiari che si trovano all’estero, i tempi di attesa per il rilascio del permesso di soggiorno e l’utilizzo delle sostanze stupefacenti. Nel complesso, in base ai dati raccolti, nel 2017 sono transitati nelle comunità di accoglienza 374 minori (stranieri e italiani) con un numero di dimissioni pari a 354.

                                                                                                                                                                                Fonte DIRE