Depressione post – partum, diversa dalla depressione che colpisce i 2,8 milioni di italiani, in condizioni socio – economiche critiche,  è lo stato emotivo negativo che colpisce le mamme dopo il concepimento.

Ne abbiamo parlato in passato con esperti, genitori, e oggi con Valentina, giornalista e fondatrice di un sito che funge da ponte, tra mamme alla ricerca d’aiuto ed esperti a disposizione. Il portale www.post-partum.it vuole aiutare le mamme a “trovare la forza di chiedere aiuto. C’è lo stigma della malattia mentale, che non dovrebbe fare così paura. Se si va dal medico per curarsi un mal di testa di deve anche andare da uno specialista a curarsi un disturbo simile”, ha affermato Valentina Colmi, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. “Ne ho sofferto anch’io dopo la prima gravidanza, così dopo un percorso di terapia, che mi ha portata alla guarigione, ho deciso di aprire questo sito.

Obiettivi del progetto

Il progetto ha come obiettivo quello di invogliare le mamme a “volersi più bene e avere il coraggio di aiutarsi. Si parla di depressione post – partum quando i sintomi sono continuativi, o si ha paura di stare coi bambini. – ha aggiunto Valentina Colmi – le mamme, anche se hanno sognato e voluto i bambini, al momento in cui sono riuscite nell’obiettivo sono state sopraffatte da sentimenti contrastanti, cominciando a pensare a cose negative che potevano incidere nel rapporto coi bambini.”

L’importanza di farsi aiutare da un esperto

Depressione post – partum: “E’ una malattia – ha sottolineato Colmi – non passa con una pacca sulla spalla, o con frasi di incoraggiamento, e di circostanza. Si manifesta successivamente alla maternità e va a ritirare fuori problemi già esistenti, che vengono rispolverati dopo questa fase della vita.”

Il problema non deve causare vergogna, “può colpire sia donne che hanno difficoltà economiche che star di Hollywood: è un disturbo trasversale.”