Le importazioni di soia statunitense sono aumentate del 31% nel primo quadrimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 43 milioni di euro.
Trump ha varato un piano di 12 miliardi di dollari per aiutare gli agricoltori statunitensi
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dopo la tregua raggiunta con l’incontro tra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il presidente americano Donald Trump per scongiurare la guerra dei dazi tra storici alleati. Al centro dell’accordo l’impegno europeo ad importare più soia dai produttori Usa. Questi sono stati duramente colpiti dalle ritorsioni cinesi scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale.
L’impegno di Trump a favore dei propri agricoltori è confermato dall’annuncio da parte dell’amministrazione statunitense di un piano di 12 miliardi di dollari. Il piano viene in soccorso agli agricoltori statunitensi più colpiti dalla guerra commerciale in corso. Il piano, inoltre, prevede tra l’altro aiuti diretti agli agricoltori in settori chiave come soia, mais, cotone, lattiero-caseario e carne suina, l’acquisto del surplus degli agricoltori di alcuni settori come quello ortofrutticolo, del riso, della carne bovina, e del latte e lo sviluppo di nuovi mercati per l’export dei prodotti agricoli statunitensi.
La soia è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo, largamente usato per l’alimentazione degli animali da allevamento. Gli Stati Uniti si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti seguiti. Mentre per sostenere l’aumento del consumo di carne con i propri allevamenti la Cina è il principale acquirente mondiale della soia seguito dall’Unione Europea. L’accordo tra Usa e Ue riguarda direttamente l’Italia. Il nostro paese è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata ma che e comunque deficitaria e deve importare dall’estero. Per questo- conclude la Coldiretti- vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’accordo siglato tra Unione Europea e Usa.
Fonte DIRE