Vita prenatale: come incidono le emozioni della mamma sulla psicologia del nascituro? Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa con Valentina Liuzzi, vicepresidente del MIPPE Como che ha parlato più volte di empatia, comunicazione emotiva e biologica mamma – bambino. “Il mondo emotivo della mamma si ripercuote sul bambino, non in senso così deterministico – ha spiegato Liuzzi – rischiamo di spaventare le mamme e rischiamo di fa passare l’idea che ogni emozione può influenzare il nascituro. 

L’arrivo di un figlio trasforma gli equilibri emotivi dei genitori e delle famiglie, dunque. Durante la gravidanza si può essere più preoccupati e nervosi del solito, anche per queste ragioni abbiamo voluto comprendere più da vicino se, e come, vengono trasmesse le emozioni al nascituro. “Il bambino è un mondo in divenire, si può riparare – ha aggiunto la dottoressa Liuzzi – è difficile dire che alcune emozioni sono negative: di certo è corretto dire che alcune possono essere più o meno piacevoli. La ricchezza emotiva, durante la gestazione, prevede una vasta gamma di emozioni come rabbia, gioia, tristezza e rispecchia la complessità emotiva che il bambino sperimenterà durante la vita. Una mamma che soffre di depressione in gravidanza non si può dire che non abbia delle ripercussioni sul bambino, sulla vita prenatale di questo bambino, di certo non è possibile tracciare una linea diretta.”

Come favorire una formazione sana del nascituro?

Cosa possono fare le mamme in attesa per contribuire ad una buona formazione psicologica del nascituro? “La prima parola che mi viene in mente – ha aggiunto Valentina Liuzzi – è contatto, in questo modo è possibile facilitare i genitori a stabilire una relazione diretta col bambino nella pancia. Percepire la presenza del nascituro è un modo per stabilire un contatto psicologico con lui.”

I nove mesi di gestazione, quindi, sono un periodo della vita in cui “i figli partecipano alla vita dei genitori, sentono il cuore della mamma – ha concluso Liuzzi – sapere tutte queste cose favorisce una consapevolezza diversa nelle gestanti.”

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