Roberta D’Amore, mamma e avvocato, si racconta in una lettera a sua figlia: “Senza di te non esisterei”. Dal razionale desiderio di maternità alle difficoltà che una donna può incontrare crescendo, la D’Amore fa luce sulle naturali paure e insicurezze di madre, per condividerle con gli altri. La lettera è una prova di coraggio, quanti genitori riescono a parlare apertamente delle proprie paure? “Si diventa mamme esercitando il ruolo, questo ti mette in discussione in famiglia – ha detto Roberta D’Amore, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus – la maternità è un processo in fieri. La società ci impone un modello stereotipato della maternità, non è così: siamo umane e sbagliamo sul campo.”
Sensazioni diffuse, poco condivise
“Ogni bambino è un universo a sé – ha aggiunto la D’Amore – Senza di te non esisterei era una lettera per mia figlia, che volevo dare da grande, sono stata spronata da una mia amica a pubblicare. Tutte le mamme provano queste sensazioni, poche hanno il coraggio di esternarle. Il mio mi ha permesso di ridefinire il mio ruolo nei confronti della mia figlia e di me stessa, mi ha molto cambiata, e mi ha permesso di crescere con mia figlia.”
Il problema del rispetto
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