Scuola: il 64,4% dei candidati prende un voto superiore a 70/100. Questi i dati diffusi dal MIUR sulla quantità di studenti promossi: è cresciuta, dunque, la percentuale di giovani italiani che porta a termine gli studi di scuola secondaria di II grado, ma nonostante tutto Mario Rusconi, presidente dell’ANPL, pone l’accento sulla quantità di ragazzi che si disperde, senza arte né parte.

Disinteresse diffuso verso gli esiti degli studenti

E’ nota a tutti la “falcidia di voti bassi e bocciati del liceo milanese di cui questi giorni hanno raccontato i giornali – ha esordito Mario Rusconi, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus – questi giovani sono alla fine di una scuola della sopravvivenza, e bisogna recuperarli. Molti di loro abbandonano definitivamente gli studi. L’obbligo della scuola, sempre più spesso, viene evaso intorno ai 16 anni, o anche prima. La negatività riguarda anche governi di diverso colore, attenti al personale e non al risultato dei suoi allievi.”

Attenzione sbagliata dei governi

“Se un governo si interessasse realmente alle persone che finiscono nella microcriminalità – ha aggiunto Rusconi – smetterebbe di dare precedenza agli impiegati della scuola. E’ tempo di occuparsi delle problematiche degli studenti, bisogna chiedersi come mai i nostri ragazzi sono carenti su certe materie, dobbiamo trovare il modo di recuperare il gap esistente con le altre nazioni europee. “

Qual è il compito delle famiglie?

Scuola: se è vero che una micro porzione degli studenti italiani finisce nelle mani della criminalità è anche vero che la scuola ne è responsabile, con la famiglia, come spartirsi il problema? “Le famiglie sono avulse dalle problematiche scolastiche – ha concluso il presidente Rusconi – nonostante io sia gettonato da tanti genitori e persone di alto prestigio professionale su problemi di questo genere. L’interesse delle famiglie è molto sfuocato, ed è diretto molto sui risultati formativi, non lamentiamoci sei i nostri giovani cadono nei lacciuoli della droga, siamo noi adulti che non diamo importanza a certi problemi gravi.”

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