Childfree: sono donne che, con grande consapevolezza, hanno deciso di non voler diventare madri, e ne diventano sempre di più. Quanto incide il modello materno sulla decisione? “Nel decidere o meno di fare un figlio, c’è un confronto inevitabile con la madre – ha spiegato Pasquale Saviano, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus – prendere a modello la propria madre non è sempre semplice da gestire, come confronto.”

Maternità e maturità

Avere dei figli, per molte persone, “rappresenta di essere diventate donne. La maternità va ad inficiare con l’identità di una donna – ha spiegato Saviano – facendo continuamente riferimento alla mamma si svilupperà un’identità che andrà in contrasto col genitore: ci sono ragazze che ricordano le madri come persone distanti, tenderanno probabilmente ad affermare di non voler essere madri; altre conservano un buono ricordo e saranno più portate a ricercare la maternità.”

Childfree: continuare a pensare al modo in cui la maternità è stata esercitata su di noi non aiuta a decidere consapevolmente. Bisogna trovare il modo di “occuparsi dei piccoli nel migliore dei modi, prendendo le distanze dalla ingombrante figura materna – ha aggiunto Saviano – il ricordo delle madri dev’essere messo da parte per creare un’identità propria.”

Scegliere liberamente

“Alle donne, nella società moderna, bisogna dare la possibilità di scegliere. Non è detto che tutte abbiamo quello che noi chiamiamo istinto materno – ha sottolineato lo psicologo – bisogna metterle nella condizione di scegliere liberamente. Ci sono donne che non vogliono cucinare, non vogliono fare le casalinghe: è giusto che ognuna si esprima liberamente.

L’argomento è trattato nel libro di Michela Andreozzi, Non me lo chiedete più, abbiamo preso spunto dal testo dell’attrice, dove ad un certo punto racconta sua madre, e spiega a cosa ha dovuto rinunciare per occuparsi della famiglia.

Assodato il fatto che nelle decisioni di diventare o no madri non siamo avulsi dal contesto famigliare, siamo sicuri che è soltanto per questa ragione che, oggi, si diventa madri meno frequentemente?