L’Avvocato Daniele Bocciolini è intervenuto ai microfoni di Legge o Giustizia condotto da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per commentare la sentenza della Cassazione riguardante un caso di stupro.
Gli aguzzini hanno trovato la donna già ubriaca e quindi non era possibile imputare loro di averla fatta ubriacare per abusarne
La Suprema Corte ha ordinato un nuovo processo per rivedere al ribasso le condanne inflitte in appello. “Se non fossi stato un tecnico mi sarei indignato anche io. Tutto questo polverone che si è alzato è un fuoco di paglia. La Sezione della Cassazione che ha emesso questa sentenza è molto sensibile al tema perché tratta soprattutto queste tematiche. Non è una sentenza contro le donne. Questa sentenza non concede delle attenuanti per chi commette una violenza sessuale. La sentenza ha fatto giustamente cadere una circostanza aggravante originariamente contestata agli autori del reato. La violenza sessuale è di due tipi, per costringimento o per induzione: quest’ultima è quando si abusa delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della vittima ed è questo il caso.
La pena prevista per questo reato è fino a 12 anni che possono aumentare se l’autore del reato ha commesso il fatto con l’uso di sostanze alcoliche, somministrandole alla persona offesa. La donna, nel caso di specie, aveva assunto volontariamente l’alcool prima che dei fatti. Gli aguzzini hanno trovato la donna già ubriaca e quindi non era possibile imputare loro di averla fatta ubriacare per abusarne. Come si poteva mantenere questa aggravante? Nonostante questa aggravante sia caduta è rimasta, ovviamente, la violenza sessuale per la quale gli uomini sono stati condannati”.
Condanna a 3 anni? E’ poco anche se non sono ancora riuscito a leggere integralmente la sentenza
Bocciolini ha parlato anche della reazione dell’opinione pubblica: “Comprendo lo sdegno e sono anche il primo che dice che le pene per i reati sessuali andrebbero aumentate, a prescindere dalle aggravanti. Ma la Cassazione qui ha applicato la legge. Condanna a 3 anni? E’ poco anche se non sono ancora riuscito a leggere integralmente la sentenza. Non posso dire perché la pena sia così esigua ma non sarebbe cambiato molto anche con quell’aggravante. Battiamoci, invece, per gli abbreviati facili. Battiamoci contro gli sconti di pena automatici anche per reati del genere. Chi dice questo, come me, viene tacciato di populismo e demagogia”.